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Tokidoki: Il kawaii reinventato da un giovane talento italiano



Il kawaii è di recente divenuto una mania, quasi una parola d’ordine, nel campo delle arti visive. Questo termine, preso dalla lingua giapponese, indica in quel paese un’estetica particolare, in voga sin dall’inizio degli anni 80, correlata alla cultura e all’immaginario dei fumetti manga e dei cartoni anime, ed è traducibile con aggettivi come “carino”, “grazioso”, “cute”, usati in relazione a oggetti e personaggi dall’aspetto esasperatemente innocente e infantile, ma al contempo anche buffo, ironico e minimale. Per intenderci: la Sanrio è stata l’azienda che più d’ogni altra ha popolarizzato questo stile ovunque nel mondo, dando vita a tutta una serie di personaggi che, spaziando da Hello Kitty a KeroKeroKeroppi fino ad arrivare a Merry Melody, hanno alimentato i sogni e i desideri dei più piccoli prima, e poi con il passare degli anni anche la smania di collezionismo del pubblico adulto.

Gli eredi di questa estetica peculiare sono oggi molti illustratori ed artisti occidentali che, prendendo spunto proprio dalla sottocultura kawaii, hanno creato ulteriori mondi paralleli, sempre più strani e surreali, ma comunque animati da figure dai lineamenti graziosi, dai grandi occhi tondi, da proporzioni essenziali e minute, finendo così per contaminare anche il modo di vestire e di esprimersi di una grande fetta dei giovani delle recenti generazioni.

Un esempio particolarmente vistoso di questo trend è rappresentato dal fenomeno Tokidoki, frutto del genio di un giovane italiano, un trentacinquenne originario di Roma, che con la sua filosofia estetica ha creato un intero mondo visivo, riscuotendo un sorprendente successo di pubblico e di mercato a livello internazionale.

Simone Legno è sempre stato affascinato dalla cultura nipponica. Una volta trasferitosi negli Stati Uniti, a Los Angeles, ha fondato insieme ai soci Pooneh Mohajer e Ivan Arnold un brand che produce t-shirts, gadgets, toys, borse, portafogli e quant’altro. Dopo illustri collaborazioni (ad esempio con i marchi LeSportsac e Fornarina), è approdato addirittura a lavorare con Sanrio, chiudendo in qualche modo il cerchio e creando un set dove i suoi personaggi interagiscono con il mondo che ne ha ispirato la creazione (l’ultimo degli arrivati è il destriero di Hello Kitty, Stellina, mentre sempre Hello Kitty ha rivestito i panni di Sandy, una dei Cactus Friends, famigliola di figurine abbigliate con una tutina munita di aghi come le piante grasse).

Il termine Tokidoki in giapponese significa “a volte”, poichè “ognuno di noi aspetta quei momenti che cambiano il nostro destino, per caso o perchè incontriamo una persona nuova,” ha spiegato lo stesso Simone in un’intervista a Katie Maltby. “Tokidoki,” ha precisato ancora, “è la speranza, l’energia nascosta che ognuno di noi si porta dentro, e che ci dà la forza di affrontare un nuovo giorno, sognando che ci accada qualcosa di positivo, qualcosa di magico.”

Con Simone questa magia è stata sicuramente molto generosa. Gli oggetti Tokidoki sono oggi collezionati tanto da vip del mondo creativo nostrano e d’oltreocaeano, così come dai più classici appassionati del genere kawaii. Personaggi come Adios, una piccola morte innamorata della sua dolce metà Ciao Ciao, oppure come Moofia, una mucchina dotata di mitra a guisa di piccola mafiosa, o anche come Cactus, sono divenute icone popolari dall’est all’ovest del mondo.

Le donne di Simone, magnifiche gheishe dagli occhi a mandorla e pochi vestiti, sono inoltre le protagoniste di numerosi suoi quadri, esposti in gallerie d’ogni dove, oltre ad essere state la fonte d’ispirazione per la Barbie Tokidoki realizzata di recente insieme a Mattel. Colori e forme restano ovviamente pop per eccellenza. Come estremamente pop è stata l’operazione che ha visto coinvolto il mitico stilista Karl Lagerfeld, trasformato in un vinyl toy da collezione in edizione limitata di 1000 pezzi. Il mondo della moda è fondamentalmente quello che ha sostenuto il fenomeno Tokidoki, visto che il marchio guadagna sopratutto grazie alle sue diverse linee di abbigliamento e accessori. Ma Legno ha ormai raggiunto una notorietà tale da rappresentare un esempio unico per l’intero panorama dell’arte e del design.

Per saperne di piu’…
Il sito del brand Tokidoki: http://www.tokidoki.it