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Rap

Cles | Vita da Cani



Cles.

Andrea Nardò, classe ’96, in arte Cles, è attivo da circa dieci anni all’interno del panorama underground dell’hinterland milanese. Osservo il percorso di Cles da più di due anni e ora, con l’uscita dell’ultimo progetto: “Vita da Cani”, è arrivato il momento di fare un bel viaggio nel suo percorso artistico.

Approfitto del talento di Cles per trattare un argomento spinoso e tagliente per molti artisti validissimi che conosco da vicino. Con Cles assaporeremo il mood incazzato e allo stesso tempo melanconico dell’artista potente, che si sbatte investendo tutta la sua energia, con coscienza e costanza; ma che per qualche assurdo motivo si sente un eterno emergente.

Stiamo parlando di artisti con la A maiuscola in perfetto stile HH, non tanto per le basi o per i contenuti quanto per il rapporto viscerale con il foglio nella relazione intima e con il mic e i palchi nella relazione con il mondo esterno.

“Resto in disparte per sentirmi un lupo, da gente che vuole il sangue più del contenuto.
Mi treman le gambe mentre le chiudo, queste barre sono il canto del pettirosso muto”

Brano “Il Canto del Pettirosso muto” – Anno 2018
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Cles“Vita da cani” – Album Cover

Artista/Rapper.

L’Arte è un veicolo di emozioni e significati trasformativi per chiunque faccia realmente arte e non commercio di stile. Ho analizzato il viaggio di Cles dagli albori risalendo ai video e ai pezzi di quando aveva diciassette anni, per comprendere meglio i testi e la poetica severa e tagliente che riguarda il mondo del suo Rap.

Essere un rapper è qualcosa di molto più complesso dell’essere solo artista. Il Rap è un linguaggio poetico che rovescia sul foglio il piano immaginale intimo di chi scrive rime; arricchito e integrato da una formazione culturale che fa da specchio alla generazione a cui si appartiene e al tappeto sociale su cui si cammina. Potremmo a volte vederlo solo come uno sfogo mosso da diverse emozioni estreme, dalla rabbia alla delusione, ma per qualcuno il rap è molto altro. Il Rap è una medicina che colma i vuoti e le insoddisfazioni e accende una luce che tiene viva la speranza in un mondo realmente in evoluzione.

“Ora che non mi basti tu a colmare collere, in tasca ho un sasso in più e non riesco a correre.
Guardano incassi, views e se sai fottere. Io resto Andrea il mangia polvere”

Brano “Andrea Mangia Polvere” – Ep “Pioggia” – Anno 2020

La gavetta.

Durante la gavetta si attraversano prove iniziatiche che forgiano non solo il carattere di un artista, ma il suo carisma. “Non mollare” diventa un mantra ossessivo che batte come la goccia in una grotta e scava un solco, lascia un segno sempre più indelebile. Nel viaggio di un Rapper l’autostima si gonfia facilmente per le soddisfazioni dei palchi, dei contest e delle uscite degli album. Ma altrettanto facilmente si sgonfia perdendo quota per le mille porte chiuse in faccia, per le tante promesse andate a vuoto o per la risposta sonnolenta del pubblico.

Negli artisti autentici tutto questo sali e scendi è pressoché identico al ciclo di continue morti e rinascite di una figura antica, ma sempre attuale, come lo sciamano; canale energetico di guarigione e preghiera per la comunità. Ho studiato per tanti anni la figura dello sciamano e da qualche anno quella dell’MC: Maestro di Cerimonie, trovando così tanti punti di unione da lasciarmi basita.

“Tu ci credi che dal fango escono fuori i più puri, un controsenso grande quanto le paure per gli insicuri”

“Resto nei silenzi in queste notti scure a scriver versi freddi come mari del nord.
Per gli insuccessi ho le armature, levale pure ma ho sotto paure che indosso da un po’”

Brano “Paure che indosso da un po’”
Cles“Il Canto del Pettirosso Muto” – Official video diretto da Giulio Rosati.

Il Battito.

Lo sciamano è per prima cosa un cantastorie che si prende cura dei malesseri e dei blocchi emotivi individuali e collettivi, attraverso il potere della parola accompagnata dal battito del tamburo.
Allo stesso modo, l’MC, ha bisogno del beat per esprimere il suo canto, un canto di guarigione per le sue ferite e per quelle di chi ascolta.

Cles è da quando ha tredici anni che scrive rime e che esprime il suo canto. Ha calcato palchi, investito soldi ed energie in questa medicina unica che lo ha costruito, salvato, raccolto da terra più volte; ma soprattutto lo ha accompagnato sempre, di notte e di giorno, senza tregua. Ora che ha 26 anni la sua musica non ha perso la fotta iniziale e si è concretizzata in un’armonia stilistica che lo rende competitivo e mai scontato.

Cles“Vita da cani” su Spotify

Poetica caleidoscopica.

Ho ascoltato praticamente tutti i brani di Cles e quello che ho compreso è che la sua poetica riesce a caricare ogni singolo brano di alcune riflessioni persistenti; scenari del vissuto ricorrenti che ogni volta vengono rivisitati per ispirare nuove visioni. Frammenti di vetro colorato che posizionati e riflessi in un altro modo realizzano una nuova geometria artistica.

“Un ricordo è una goccia d’acqua, solo non vale troppo, unito ad altri ti bagna la faccia”

Brano “Odi Et Amo” – Ep “Pioggia” – Anno 2020

Il lavoro di analisi della realtà di Cles parte dallo stato d’animo che impregna il beat e si dirama nell’intrecciare i contenuti critici. Cles è severo, esigente, determinato e impeccabile. Pretende contenuto, spessore ed evoluzione dal suo sé artistico e da quello degli altri. In particolare la sua critica si focalizza con intransigenza sulla figura dell’MC e sulla grande responsabilità che ne consegue.

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Cles

Vita da Cani.

Cles è vero fino alle ossa, ci racconta la sua visione poetica con assoluto rispetto delle fondamenta dell’Hip Hop e con uno stile che si evolve in modo costante. Il suo mood si accosta a musiche che si amplificano senza perdere l’impronta iniziale di una metrica scandita con estrema chiarezza, fedele al battito che radica.

“Vita da Cani” è il viaggio di un artista che comprende il valore di cui è tramite, ma si interroga anche su quanto il pubblico sia in grado di ricompensare, di farsi sentire, di sostenere.

“Da tempo piove delusione su quelle altalene, puoi darmi finti consigli o insegnarmi a volermi bene.
Voi volate up solo con le polveri come falene.
Se bevo fumo divento aggressivo e frantumo il futuro, chiedimi il motivo

Brano “Il peso di una lacrima” – Album “Vita da Cani”– Anno 2021

In questo viaggio ritroviamo il racconto di molti artisti che rimangono in una zona franca, troppo a lungo in attesa di una svolta, o anche solo di un’onda di ritorno, che possa nutrire l’anima alla fine di un processo artistico estremamente impegnativo.

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Cles

A volte ci dimentichiamo che un rapper è innanzitutto un poeta, un’anima che vive di una sensibilità speciale e quindi soggetta a profondi travagli emotivi. Chi percepisce il potere curativo di questa musica dovrebbe rendersi più attivo a sostenerla perché questa è l’unica via di scambio davvero necessaria.


Le tracce “Tempo 3” e “Il peso di una lacrima” sono presenti, o sono state presenti, in Keep Playin’, la Rap Radio Playlist di Goldworld su Spotify!
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