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Addio Michael



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Ci ha lasciati a soli 50 anni Michael J. Jackson, il re del pop. Se n’è andato stroncato da un infarto alla vigilia di quello che lui aveva definito il suo ultimo tour e che aveva registrato in pochissimi giorni il tutto esaurito. Se n’è andato portando via con sé una vita incredibile fatta di successi planetari e tanta solitudine personale. Una storia intensa la sua che lo vede protagonista già da piccolo accanto ai suoi fratelli nei Jackson 5. Da sempre in cima alle classifiche, anche quando spicca il volo da solo e propone il suo primo album Off the Wall.

Il talento di Jacko fu notato dal produttore Quincy Jones che percorse con lui buona parte della sua carriera. Si deve a loro la creazione del primo videoclip nella storia della musica: Thriller. Un successo girato da Jhon Landis, video storico che fece da capofila al connubio tra immagini e musica. La Michael mania prese il via, Michael Jackson fu osannato e proclamato King of Pop. La folla era in delirio per lui. Thriller fu, e lo è tutt’ora, l’album più venduto al mondo.

Ma non è sempre semplice gestire un successo del genere, il brillante cantante, cantautore, ballerino- indimenticabile il moonwalk- musicista, arrangiatore e produttore iniziò a vacillare. Divenne una star bizzarra e capricciosa, delusa forse anche da chi lo circondava: Diana Ross, le liti con i fratelli, la solitudine familiare. Iniziò ad essere ossessionato dal suo corpo e a sviluppare strane fobie che lo isolavano sempre di più. La ricerca di un posto tutto suo in cui poter essere il bambino che non gli era riuscito di vivere, a causa delle violenze inflittegli dal padre- lo spinsero a rinchiudersi a Neverland e scrivere un brano come Leave me alone, un grido in cui chiedeva di essere lasciato in pace.

Bad e Dangerus, pur restando album di successo non riuscirono mai a eguagliare i risultati di Thriller. La sua metamorfosi apparve evidente tanto quanto il suo declino. Non bastò il matrimonio con la figlia di Elvis per mettere a tacere le voci che giudicavano strano il rapporto morboso che Michael aveva con i bambini. Il divorzio, un a ltro matrimonio, due figli e poi un terzo da una sconosciuta. E poi l’accusa più grave quella di pedofilia da cui uscirà innocente che lo devasterà nel profondo spingendolo ad una solitudine ancora più estrema.

Dopo anni di silenzio finalmente l’annuncio del suo tour, per sanare la sua situazione finanziaria disastrosa. Ma quegli ultimi concerti non li vedremo mai. Michael è morto lasciando vuoto il trono del re, portandosi dietro tutto il suo talento e i suoi segreti. Una vita tragica la sua, per certi versi incomprensibile che non ha impedito però ai suoi fan di averlo nel cuore.

A lui dobbiamo canzoni indimenticabili come Bad, Beat it, Billie Jean, Man in the mirror, Girl is mine, Black or White, Remember the time, I just can’t stop loving you, In the closet, Smooth criminal, Ghost, Scream

Lui era la musica.

Addio Michael