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Rak parla di B2BR, il prossimo disco da solista



Da poche settimane è online il video del singolo Marlon Brando, secondo estratto di B2BR prossimo disco da solista di Rak, rapper dei Barracruda. Oggi ci scambiano due chiacchiere, cercando di avere qualche news in più sul suo futuro progetto.

Ciao Matteo, notiamo con piacere che il video di “Marlon Brando” sta andando bene, hai interrotto un periodo di silenzio con una traccia dalla velata critica e con tante citazioni di colleghi in segno di stima. Cosa volevi trasmettere con questo brano?
Ciao! La scelta di uscire con un singolo come Marlon Brando deriva da due esigenze fondamentali: la prima è stata quella di mandare un segnale alla nostra “base” -i seguaci fedeli che ci seguono da sempre-, sulla grande determinazione con cui stiamo approcciando questa nuova uscita e sulla possibilità di fare rap anche su sonorità più “nuove” diciamo. Quindi anche un messaggio alla concorrenza (che secondo me stimola molto anche il lato più underground) come dire: volete giocare? ECCOCI QUA.
La seconda esigenza è di carattere comunicativo, il pezzo in qualche modo crea un legame tra quello che c’è stato prima e quello che c’è ora, segna la linea su quella che a mio parere deve essere l’attitudine di chi si approccia a questo genere musicale, io penso di rappresentare insieme ad altri coetanei una generazione di mezzo e nel prossimo anno tanti artisti (Penso a Johnny Marsiglia, Mezzosangue, Lucci per citarne tre), torneranno con un prodotto dopo un periodo di silenzio discografico, ecco…penso sia giunto il momento di tornare a fare il Rap.

Il disco a che punto è?
Il disco è in fase di mix e master, stiamo cercando di curare i dettagli con mio fratello Arne, ho ri-registrato diverse volte, modificato i beat, cestinato e riscritto da capo diverse cose, stiamo lavorando in modo maniacale per arrivare ad un prodotto maturo. Non ci muoviamo con la pressione di uscire a tutti i costi ma con la dedizione di chi vuole uscire con un prodotto di qualità, per il resto mancano un paio di strofe e abbiamo chiuso…ci siamo quasi.

Quale sarà il concecpt di B2BR?
Quando ho iniziato a concepire questo album uscivo dal periodo peggiore della mia vita, ho visto modificarsi molte cose intorno a me e come sempre la musica è stata un appiglio molto importante insieme agli amici di sempre, la mia compagna e la mia famiglia. B2BR racchiude i due poli, quello negativo e quello positivo della mia personalità. Racconta la battaglia di chi, una volta toccato il fondo, non può far altro che rafforzare se stesso. E’ la testimonianza di come la partita fondamentale che un uomo gioca nella sua vita, sia al suo interno e non verso l’esterno. Nel periodo buio ho annullato date, cambiato le mie priorità, ricominciato da capo. Penso che ogni persona affronti un periodo del genere e che la cosa fondamentale sia essere pronti a reagire, ecco, Born2BeReady è la storia di un bambino che diventa uomo, l’esempio di come i problemi debbano essere utilizzati a proprio vantaggio per crescere e diventare più forti, modificando le proprie priorità e vincendo la sfida fondamentale che credo sia con se stessi. Il resto è racchiuso nel disco e non potrei mai spiegarlo a parole…

La scena romana è sempre stata attiva ma ultimamente al nord le cose sembrano girare ad una velocità pazzesca e tanti rapper romani si trasferiscono a Milano per lavorare, come si è colmato questo gap tra le due realtà?
La scena romana è sempre stata molto competitiva e io sono dell’idea che la selezione naturale interna alzi il livello dei prodotti e consenta a chi ne esce vivo di potersi confrontare su livelli più alti. Per come la vedo io non possiamo parlare di GAP, sono due mondi differenti. L’industria discografica è geograficamente collocata a Milano quindi è comprensibile che lì sia più semplice entrare in contatto con le persone giuste. Roma è bella così com’è, noi con BarreCrudeMixtape abbiamo dimostrato che unendo le forze si possono fare cose importanti e lo abbiamo fatto a Roma. Penso che dovremmo ritrovare la compattezza di un tempo e non perderci in discussioni interne tra noi, fatto questo step, non credo avremo problemi a confrontarci con la scena milanese, Milano e’ avvisata ;).

In “Marlon Brando” accenni una leggera critica al cantautorato, cosa intendevi dire con quella frase?
Credo che il bello del rap sia che rappresenta quello che il cantautorato è stato per i nostri genitori, l’unico genere in grado di raccontare onestamente i sentimenti e le vicende reali delle persone, per questo funziona, i ragazzi si rivedono in quello che scriviamo e non gli serve SOLE, CUORE, AMORE…Sia chiaro, io rispetto chi ha preso strade diverse e lo ha fatto con successo, ci mancherebbe altro. La mia convinzione però è che, se tutti ci allineiamo alla stessa tendenza della canzonetta, il rap sparirà e questo non mi piace. Il rap racconta senza censure ciò che accade e lo fa in modo crudo, diretto, senza la necessità di travestirsi da qualcos’altro…io parlo con la gente e sento che c’è voglia di rap, non di canzonette e diciamo che me l’accollo volentieri.. 🙂

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Impossibile non citare i “Barracruda”, c’è qualche sorpresa in vista su quel versante?
Stiamo lavorando sotto traccia a un nuovo prodotto Barracruda. Gli impegni lavorativi e di vita non ci consentono di vederci e lavorare come 6/7 anni fa ma tempo al tempo, la saga continua…

Hai molti feat alle spalle, uno che ti manca ma che vorresti in futuro?
Tra gli americani sceglierei Nas così per volare basso…:)
In Italia ho collaborato con tantissimi artisti, tra quelli che mancano mi piacerebbe un pezzo con Marracash, è uno di quelli che mi fa dire spesso “mortacci tua l’hai fatta te sta rima…”.

Momento spoiler: una cosa che non si sa di “B2BR”?
Nel disco ho collaborato, oltre che con quel genio di mio fratello Arne e quel mostro di Zonta, con alcuni tra i producer più potenti della scena nazionale…penso possa bastare… per ora!

Ti ringraziamo per l’intervista e ti auguriamo un grosso in bocca a lupo per il tuo disco.
Grazie a voi!

La pagina di RAK: QUI.

Foto di Valentina Venditti