Margherita Landi

Me/Moire di Yumiko Yoshioka

Il giorno 26 novembre debutterà a Lastra a Signa lo spettacolo Me/Moire di Yumiko Yoshioka. Un lavoro di butoh e danza contemporanea che è stato prodotto da Compagnia Simona Bucci e la regia di Camilla Giani.

Sono molto emozionata di questo debutto, Yumiko ha lavorato con noi intensivamente tutto il mese di giugno. Dopo una primo studio a Spam, sede della Compagnia Aldes di Roberto Castello, e una preview a Ex Fabbri a giugno, abbiamo finalmente portato a termine la fase creativa tra agosto e ottobre.

Siamo quindi pronte a presentare questo Me/Moire in versione integrale al Teatro delle Arti di Lastra a Signa sabato 26 Novembre. Lo spettacolo verrà introdotto da Silvia Poletti che intervisterà Yumiko e spiegherà il mondo del butoh alle 17.00.

Alle 18.00 inizierà la performance della durata di un’ora.

margherita-landi-yumiko

“Quando un ricordo riaffiora alla mente ritorna con un vestito leggermente diverso, un dettaglio nuovo, un colore più acceso, creando una moltitudine di immagini emotive che ci accompagnano, che aumentano con il passare del tempo, affollando il presente e il futuro. Memoria o illusione? Tre figure collocate fuori dal tempo creano e vivono queste immagini in mutamento danzando tra universale e particolare. Fuse in un susseguirsi fluido di corpi e forme disegnano luoghi conosciuti e paesaggi primordiali.”

Il tema di partenza è stata appunto la memoria, che si è poi aperta alla visione di archetipi e rappresentazioni ad essa legate, dalle Moire che tagliano il filo della vita, a Mnemosine e le sue figlie. La linea che si è creata è quindi legata alle immagini che si cristallizzano nella nostra memoria evocando paesaggi emotivi e trasformazioni personali, quindi tra memoria collettiva e personale, la trasformazione dell’identità nell’accumulo di memorie.

Queste tre creature primordiali vivono un processo di trasformazione e di creazione e distruzione del sé, sono contemporaneamente individui, l’umanità, e archetipi incarnati.

Il lavoro di Yumiko è basato sul concetto di “body resonance”, il corpo è utilizzato come antenna per entrare in contatto con l’inconscio collettivo. E’ un processo molto fisico che permette di mettere in atto una trasformazione, per cui il corpo attraverso la forma accede al contenuto in essa rappresentato, diventandolo.

Consiglio a tutti gli artisti con un minimo di formazione sul corpo, di studiare con Yumiko. I suoi workshop sono fonte di ispirazione personale e artistica.

Thought credit: Margherita Landi

TAGS


YEARS