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La realtà come un sogno lucido: il concetto di amore nella teoria del Macroorganismo



Le riflessioni che seguono sono un’integrazione, per quanto riguarda il concetto di amore, della mia teoria esistenziale del Macroorganismo.

Trovate i precedenti articoli – necessari per capire quanto segue – a questi links:

Concrete Hashtrazioni: Come i sentimenti generano la materia

La Bibbia per uno stronzo qualunque: la teoria del Macroorganismo.

Come poter descrivere con le parole di questo mondo un’esperienza che pare non gli appartenga?

Si può ribaltare la domanda e chiedersi come portare ad un piano di effettiva esperienza quel turbinio di desideri e sogni che il nostro pensiero solitamente trasduce sotto forma di parole e riflessioni. C’è un modo, ma non è logico, in quanto si basa sulla poesia, che non è scienza nè intelletto o apprendimento: è sentimento ed emozione, e credo proprio che il ruolo dell’essere umano sia di coglierla e non solo, tutelarla.

Così tutto ciò che c’è di sublime va assaporato e condiviso, perchè due farfalle immobili sullo stesso fiore non sono magnifiche se non esiste un osservatore che ne colga la bellezza. Ma la bellezza colta dal singolo va a braccetto con un marcato sentimento di solitudine, mentre quando si assiste insieme ad una di queste fantastiche manifestazioni dell’esistente, non è che si prova lo stesso sentimento ma per qualche attimo si è lo stesso sentimento.

Quel che si prova non solo esiste ed è percettibile, ma coincide con quello che noi siamo. Noi siamo lo stupore, noi siamo le emozioni.

Succede allora che..puff…quando due persone vivono la stessa emozione si diviene la stessa cosa e per qualche istante vengono spazzate via le barriere dell’ego. Forse questa immedesimazione totale è Amore.

Quando due anime così bramose di poesia si incontrano – o per meglio dire si chiamano – succede qualcosa di realmente mistico e ritenuto a buona ragione inverosimile.

La realtà virtuale prende l’aspetto di un sogno lucido e sublime dove la sensazione emotiva raggiunge il suo apice: infatti quando si sogna l’angoscia è straziante e l’amore è quanto di più nobile e puro si possa sperimentare.

Ora mi è estremamente chiaro il motivo per cui ci viene da descrivere tutto ciò come un sogno lucido: se la parte femminile coincide con l’emozione ed il desiderio, quella maschile con la volontà e la determinazione e se queste due parti di ognuno trovano la propria parte complementare nell’altro si ottiene un esponenziale potenziamento delle stesse, ed effettivamente si genera un sogno lucido.

“Sogno” perchè fantasia e desideri sono caratteristica tipica della parte femminile, “Lucido” perchè la parte maschile è pratica, ferma, logica.

L’incastro perfetto tra le varie parti del sè di due differenti persone crea un vortice attrattivo sulla virtualità che, tramite l’atto di volontà delle loro parti maschili (rese incredibilmente più forti dalla loro addizione) assume forma e condizioni dettate dai desideri delle loro parti femminili. Ed anch’esse, sommate tra loro, desiderano con ancora più passione ed ardore. E’ micidiale.

Accade che la realtà precipita nella forma che più si avvicina ai desideri, esattamente come nel sogno assistiamo ad un susseguirsi di eventi.

Tutto ciò è molto pericoloso se non si sviluppa una forte coscienza di sè, avendo sempre piena fiducia ma anche controllo sulla situazione: le persone piccole restano costantemente intrappolate in questi vortici e spesso vi affogano, mentre altre, più pericolose, cominciano a trarre gusto dall’essere in preda degli eventi e finiscono col coinvolgere nei loro squilibri altre persone, deboli o anch’esse in preda allo squilibrio.

Accade invece che in certi e pochi casi, quando due persone hanno individualmente intrapreso un vero percorso di autocoscienza, il vortice che si crea sia anche in perfetto equilibrio ed anche questo scritto lo dimostra: si sta parlando in un’indagine quasi scientifica…di sogni!

In questo equilibrio risiede la chiave della felicità, e più l’aspetto maschile/femminile di ognuno si fonde a quello del’altro più la loro influenza sulla virtualità si rafforza ed il sogno si manifesta concretamente.

E l’amore, massima manifestazione del sublime, diventa sia il fine della ricerca, sia il mezzo per giungerci: anche in questo caso non vi è più, incredibilmente, dualismo.