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MUSIC

Nex Cassel racconta Rapper Bianco, mentre The Night Skinny definisce la sua opinione sul disco.

Nex Cassel In Cerca del Suo Classico

Scritto il 25/02/16 da Anya Baglioni

Presentarsi: fare rap, Adria Costa, essere il miglior rapper bianco in un paese di rapper bianchi.
La difficoltà non sta nel raggiungere un obiettivo, ma riuscire a trovare il proprio.

Nex Cassel si è formato ed è “cresciuto sulla costa”, anche se “in questo disco non si sente questo tipo di influenza, mentre in passato abbiamo fatto roba con uno stile più Los Angeles: magari in spiaggia d’estate preferivamo quel tipo di cose”.

Dopo un lungo percorso in cui l’Adria Costa è stata ed è ancora “come una famiglia con i parenti che ogni tanto ti fanno incazzare, però alla fine ormai ce li hai e te li tieni. Siamo molto uniti anche se siamo diversi. Siamo 5 rappers e altri produttori affiliati del Veneto, Garelli di Milano e Spenish di Palermo e Karati”, presenta la sua ultima realizzazione da solista.

Con il disco Rapper Bianco, Nex Cassel ha tentato di raggiungere quell’obiettivo che è riuscito a trovare: “mi aspetto di fare il mio classico: è una sfida personale. Il rap è una competizione con se stessi per ottenere una serie di risultati”.

È un disco tetro, cupo, con un atmosfera sonora vicina a New York, che non si uniforma alla linea nazionale, ma trascende i confini riportando una nuova freschezza con la classicità degli anni Novanta e l’avanguardia di bassi tuonanti.

Rapper Bianco è una presentazione schietta e sincera, che partendo dal titolo descrive tutto ciò che verrà ritrovato nell’album. È la sintesi di “quello che sono: sono andato all’essenziale”.

L’artista marca che “ho voluto specificare “rapper” perché è un album molto rap: ci sono molte strofe lunghe, tante rime e volevo sottolineare questo aspetto; “bianco” è anche un po’ ironico, perché dire “rapper bianco” in America può essere una cosa particolare, mentre invece in Italia sono tutti bianchi”. Continuando nella spiegazione, Nex Cassel si rivolge a me e insieme a tutta la scena: “I bianchi non ci sono: sono io il rapper bianco, gli altri non li vedo, dove sono”?

Mentre parliamo del disco e di come il Rapper Bianco sia giunto ad una faticosa uscita dopo due anni di lavoro, The Night Skinny che ha curato il master di questo album e che “però alla fine: ha seguito il progetto dall’inizio, ci ha consigliato e aiutato. Appoggio morale”, interviene dando la propria opinione al riguardo, dicendo che è “un concept album. Luca da Palermo, Nex dal Veneto sono venuti a Milano e hanno messo su questa collaborazione Partners In Crime. Luca è uno con delle belle idee; avendo studiato, sa come si fa tecnicamente. È un ottimo produttore; aveva bisogno di qualcuno che lo indirizzasse e insieme [St. Luca Spenish e Nex Cassel, ndr] hanno creato questo suono. Avevano anche molti altri pezzi che non hanno usato, perché “questo disco esce adesso, ma è stato concepito a Palermo, a Marsala, poi è tornato in Veneto e alla fine l’hanno concretizzato qui a Milano”.

Nex Cassel puntualizza che lui e il produttore St. Luca Spenish si sono conosciuti “quando sono andato a vivere a Palermo per un po’ e infatti avevamo già qualche pezzo prima di questo disco”. E continua analizzando le proprie scelte dicendo che ha scelto “di fare un intero disco con lui, perché provenivo da esperienze di più produttori tutti diversi. Ho voluto realizzare tutto con un unico produttore che sapeva fare qualunque cosa: non mi sono sentito limitato”.

Ripercorrendo il passato dell’artista, ho notato un forte legame con la scena rap romana, in particolare mi sono soffermata sul pezzo Champions con Gast, Chicoria e Nigga Dium, nato “nel salotto di Gast. Abbiamo fatto il video stile punkabbestia e via”, al quale si collegava un aneddoto: “Siamo andati ad un outlet della Polo e il Chico mette la macchina in terza fila davanti ad un semaforo. Usciti, andiamo verso la macchina e vediamo arrivare una pattuglia dell’anticrimine, che ci voleva arrestare perché eravamo tre pregiudicati. Sembravamo loschi, ma non stavamo facendo niente. Pensai: “Tra un po’ ho il disco fuori, adesso un bell’articolo sul giornale” ci stava, no?”.
Alla fine Nex Cassel descrive l’identità di questo ultimo album, che fin dal principio voleva essere “molto cupo dall’inizio alla fine. Ascolto molta roba diversa, ma la quella notturna, scura è quella che mi piace di più in generale. Mobb Deep è il mio gruppo preferito. Volevo un disco cattivo senza urlare, senza parolacce”.

Nex Cassel & St. Luca Spenish (foto by Alberto Pepe) WEB
Credits: Alberto Pepe

The Night Skinny in conclusione, esprime la propria opinione sul disco, dicendo di essere contento e “credo sia il suo miglior disco dal punto di vista della coerenza. Anche il disco precedente con Unlimited Struggle, a me piaceva molto perché aveva quei quattro, cinque banger e anche i pezzi con Big Joe erano molto fighi: li abbiamo sempre fatti live e la gente ha sempre reagito bene. Adesso questo disco è uscito bene: molto dark, ma noi ascoltiamo tutti quel genere di musica. Lui ha una visione sua, Spenish sua, io la mia, poi alla fine lui mi fa ascoltare un disco, lui un altro… Anche se ci ascoltiamo Drake, piuttosto che Pusha T siamo comunque fan di questi dischi dall’atmosfera molto più dark. Sono contento che sia uscito questo disco, perché alla fine non ci credevo più. Eravamo in ballo con questo disco da più di un anno: video pronti, bello preparato ad affrontare l’industria… Spero che lo porterà un po’ dal vivo. È un disco un po’ strano per la discografia italiana in generale: senza etichetta, con le nostre amicizie, ha fatto anche qualche giorno di classifica iTunes e senza un singolo “pop” o “radiofonica”. C’è stata una ricerca di sample maniacale e dei bassi UK e USA, che in Italia non era ancora stata fatta bene come in questo disco, lo dico da fan. L’intro già ti fa capire che sarai catapultato negli anni Novanta e la sua ossessione sono stati i bassi: che non dovevano coprire la voce, che dovevano suonare in un certo modo… e alla fine ci siamo riusciti”.

Ma la domanda finale è: sarà Rapper Bianco il classico voluto da Nex Cassel?

“Può essere. Adesso sono soddisfatto del mio disco e mi piace. Devo capire se lo sarà”.

Quindi ci risentiamo tra qualche mese e me lo saprai dire?

NC “Sì”

TNS “Lo dovranno dire anche gli altri”

NC “Io sto cercando di fare una cosa per me. Non posso smettere questa roba finché non farò il mio classico”

TNS “Speriamo che tu lo faccia subito, allora” [risata collettiva].

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Credits Top Photo: Filippo Leonardi

Anya Baglioni Autore

Anya Baglioni
Egocentrica con stile, creativa per necessità, public relator per vocazione, devota all'obiettivo e manager a tempo perso. Forse ho detto tutto.