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Lorenzo Baglioni: “Noi comici non esistiamo senza pubblico”



Attore e autore comico fiorentino. Un extraterrestre che combatte l’apatia e l’abulia italiana con la comicità (e i suoi quadricipiti, va da sé). Dove tutto, oggi, sembra essere silicone, vittimismo e rabbia, lui arriva e porta la teatralità inseparabile&anarcoide nel web. Lorenzo Baglioni (pagina Facebook QUI) lavora come attore teatrale al Teatro Stabile di Innovazione di Rifredi. Nel 2013 esce il suo primo film da protagonista, Sta Per Piovere (clicca QUI ), scritto e diretto dal regista Haider Rashid; nel 2014 debutta il suo primo spettacolo originale, La Grammatica della Fantasia (clicca QUI), scritto insieme al fratello Michele Baglioni, e dedicato a Gianni Rodari, in cui Lorenzo è in scena con Maria Paola Sacchetti, per la regia di Riccardo Giannini. Lo scorso febbraio, il suo primo spettacolo di stand-up comedy, SELFIE, scritto col fratello, è una convulsione di trovate e verve. E riscuote un ottimo successo di pubblico.

Nella sua ricerca sull’arte della stand-up comedy, Lorenzo guarda alla produzione di comedians come Louis CK, Ricky Gervais, Bill Hicks, George Carlin, Jerry Seinfeld, Roberto Benigni e Daniele Luttazzi.

Se dovessi scegliere tre dei tuoi video che più rappresentano la tua sensibilità e l’ingegno, per quali opteresti?

Ovviamente un po’ tutti i video che ho girato rappresentano qualcosa di me. Certo, alcuni sono più riusciti di altri, fanno più ridere, altri hanno un’idea originale al centro oppure sono stati realizzati con pochi mezzi ma efficaci. E ancora, altri non li girerei di nuovo se potessi tornare indietro, magari cambierei qualcosa. Se ne devo scegliere 3:

a) Il pezzo di stand-up sul rimorchio in discoteca, che è stato il primo video caricato sulla pagina Facebook; mi fece anche capire che la gente aveva ancora voglia di sorridere e divertirsi;

b) Le Ragazze di Firenze, perché credo si veda che ci siamo divertiti a farlo, e ogni volta che lo riguardo, mi diverto ripensando a quel pomeriggio in quella macchina a fare i bischeri;

c) Canto anch’io, perché è stata un po’ una sfida: cercare di unire il sorriso a un messaggi sociale.

Qual è il tuo percorso formativo?

Io vengo dal teatro, dal musical, e dal teatro di prosa, quasi sempre con una prospettiva comica. I miei maestri sono Riccardo Giannini, Alessandro Riccio e Angelo Savelli, dai quali ho imparato tutto quello che so. Ho avuto anche un’esperienza cinematografica che porto sempre nel cuore, grazie al Maestro Haider Rashid, con il quale spero di avere l’occasione di lavorare nuovamente in futuro, perché lo reputo un fuoriclasse nel suo mestiere.

Lorenzo Baglioni a teatro

Lorenzo Baglioni – Foto di Sasmi Ph.

Che valore ha per te il teatro?

Il teatro è il pubblico. Non esiste la comicità senza il pubblico che ride. E’ il teatro, il posto in cui noi attori ci diamo appuntamento con il pubblico, cercando di far nascere qualcosa di magico. E quando questo “qualcosa di magico” nasce è veramente una figata incredibile!

I comici ti fanno ridere o ti immalinconiscono? 

I comici mi fanno ridere! Non mi piace criticare gli altri comici, preferisco guardare quelli che mi fanno ridere e cercare di imparare da loro il più possibile. Ho consumato su YouTube i video di Bill Hicks, George Carlin, Louis CK, Ricky Gervais. Ma anche solo rimanendo in Italia abbiamo dei numeri uno assoluti come Benigni, Corrado Guzzanti, e Antonio Albanese.

Che influenza hanno avuto i social media nel tuo dialogo con il pubblico? 

I social media mi hanno permesso di raggiungere tutto il pubblico che solitamente non va a teatro (e che purtroppo è ancora tanto). Tra l’altro i social sono una realtà che mi affascina talmente tanto che non sono solo il mezzo per raggiungere il pubblico, ma spesso anche l’argomento degli sketch che scrivo, o che scriviamo insieme a mio fratello Michele, che è co-autore di quasi tutte le cose che faccio.

Oltre a dire “no” al potere assoluto del sistema numerico in base dieci, quali altri “no” – politici o artistici – dici, nella vita?

(Grazie per la citazione da intenditori…!) Dico “no” alle situazioni in cui mi sento fuori luogo. Dico “no” alla visibilità a tutti i costi, anche al costo di non divertirsi a fare un mestiere in cui se non ci si diverte per primi noi, non si divertirà mai il pubblico che ci guarda.

Baglioni

Che cosa vorresti che emergesse di te che non abbiamo ancora visto, oggi?

I miei quadricipiti. Che ancora non ho mai visto neanche io!

A cosa ti stai preparando? Quali sono i tuoi progetti?

A dicembre ripartirà la tournée invernale di SELFIE. Stiamo scrivendo il nuovo spettacolo, stiamo lavorando ad un film, e sto imparando a cucinare.

Qual è il processo di scrittura dei tuoi sketch? Esiste un canovaccio oppure conta l’improvvisazione? 

Improvviso pochissimo. Scriviamo praticamente tutto! Anzi scriviamo anche i minimi dettagli. Improvvisare è una cosa che va saputa fare, e che funziona solo quando si ha molta esperienza. Sennò è meglio scrivere, con dovuta pazienza.

Che cosa ti fa ridere e rabbrividire al tempo stesso?

A gennaio, gli spettacoli comici all’aperto. (Ecco, questa battuta invece fa soltanto rabbrividire…!)