Margherita Landi

Are we human or are we dancers?

Dopo aver imparato a camminare cerca d’imparar a correre, dopo aver imparato a correre cerca d’imparar a volare: volando leggero come ballerino sul palcoscenico, un Dio finirà per servirsi di te avendo l’unico scopo di danzare.” F. Nietzsche

Non sono particolarmente fan dei killers. Ma la canzone “Human” Ha attirato la mia attenzione al punto da farne il titolo di una sezione del blog.

Quando è uscita ha suscitato forti discussioni sul significato.
I Killers dichiarano di aver citato Hunter S. Thompson (giornalista americano) che ha paragonato la nuova generazione a dei ballerini capaci solo di eseguire dei passi come marionette.

La sonorità estremamente “dance” fa pensare però a un’accezione positiva, come se il danzatore fosse sopra l’essere umano e potesse in realtà scegliere cosa danzare.

Questa è l’interpretazione che mi piace di più. Come danzatrice, nello specifico improviser, io scelgo cosa danzare ogni giorno e questo mi connette con tutta l’umanità.

Circolano molte interpretazioni su “Human” che si rifanno a Nietzsche che trovo davvero interessanti. Se il corpo è per eccellenza il filo conduttore della sua filosofia, la danza ne è la sua arte!

“…e non saprei che cosa lo spirito di un filosofo potrebbe desiderare di più di essere un buon ballerino” (La gaia Scienza p 139)

Galimberti nel suo libro “Il corpo” ci dice :

“fin dove si estende la presenza, là si estende il mio corpo, perchè suo è quello spazio, come del danzatore è lo spazio di cui egli si appropria nel danzare” (p 15)

Quindi a tutti i danzatori del mondo dirò citando Nietzsche:

“O uomini superiori, la vostra cosa peggiore è: che voi tutti non abbiate imparato a danzare come si deve – a danzare al di là di voi stessi! Che importa se siete falliti? Quante cose sono ancora possibili! E allora imparate dunque a ridere al di là di voi stessi! In alto i cuori, miei bravi ballerini, in alto, più in alto! E non dimenticatemi neanche il buon riso!”

Photo credit:Thanh Mai bui Duy
Thought credit: Margherita Landi

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