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VORREBBE VIVERE NEL '42 PERCHÉ TANTO È UN SITO E NON FAREBBE IL MILITARE
ARTS

Il David di Michelangelo



Puoi fare una cosa giusta partendo da un errore di qualcun altro?

Vorrei partire da qui, per il primo dei piccoli articoli che scriverò per Goldworld sul mondo dell’arte.

Da questa frase, ma soprattutto dalla città di Firenze.

E’ necessario un piccolo riassunto di storia per comprendere bene il “personaggio” di cui parlerò, ma cercherò di essere breve e didascalico.

Firenze, inizi del 1500… Piero de Medici (lo Sfortunato) è il figlio nonchè successore di Lorenzo de Medici (il Magnifico). Lorenzo aveva negli anni espanso sempre piu il controllo della propria famiglia sulla città sfruttando il potere politico e soprattutto quello economico. Di fatto anche se ufficialmente una Repubblica, Firenze era dominata (neanche troppo a malincuore) dalla famiglia Medici. Piero (che si merita in pieno il soprannome lo Sfortunato) si trova a gestire il patrimonio finanziario della famiglia e la vita politica della città…

Cosa che non sarebbe di per sè un male se non fosse che nel nostro racconto entrano due personaggi: Savonarola e Carlo VIII.

Spiegare come e perchè i due causarono la caduta di Piero e della famiglia Medici sarebbe lungo e inutile qui.L’importante per noi è che a seguito di questi avvenimenti Firenze tornò ad essere una Repubblica e a far germogliare una delle piu importanti stagioni per l’intera umanità: il Rinascimento.
Arriviamo quindi al nostro eroe… eroe nel vero senso del termine. Il David.

Nell’agosto del 1501 viene proposto a Michelangelo di realizzare una gigantesca statua raffigurante re David da posizionare su un contrafforte del Duomo.

A disposizione Michelangelo aveva un blocco di marmo di carrara di scarsa qualità e molto fragile, che era gia stato sbozzato quarant’anni prima da Agostino di Duccio. (praticamente da buttare).

Puoi fare una cosa giusta partendo da un errore di qualcun altro?

Beh… se sei Michelangelo a quanto pare la risposta è si.

L’esecuzione tecnica la tralascio per vari motivi. Il primo è che descrivere un immagine a parole non è semplice e ci si arriva dopo anni di esperienza che non ho.Il secondo è che la bravura assoluta di Michelangelo la conosciamo tutti… quindi al massimo cercatevi una foto e guardate cosa è riuscito a fare in un blocco di marmo che nessuno voleva usare.

L’episodio di David che abbatte il gigante Golia è storia nota…. un ragazzino senza corazza (buono) tramortisce con una sassata in faccia per poi finirlo con la spada un gigante (cattivo).

Chi come me scrive canzoni, o chi fa il regista o lo scrittore ha a disposizione un arco temporale molto piu lungo per raccontare una storia; il fotografo, lo scultore o il pittore no. Solo un istante.

E quell’istante deve raccontare tutto quello che vuoi che racconti. Facile a dirlo ma a farlo ….

L’istante che era stato scelto fino ad ora è quello del momento successivo alla decapitazione: David vittorioso e decisamente soddisfatto mostra al popolo d’Israele la testa del gigante abbattuto.

Michelangelo (e in questo la situazione politica di Firenze gioca un ruolo chiave) innanzitutto decide di rappresentare David non come un adolescente, ma come un uomo (parecchio grosso tra l’altro).

E lo rappresenta nel momento che precede lo scontro… David con la frombola (la striscia di cuoio che serviva a lanciare i sassi.) in spalla ed il sasso in mano, si volta di scatto con la testa a guardare il nemico. Il volto è teso, la fronte corrugata e lo sguardo è concentrato.La figura resta comunque composta ed elegante.. David sa quello che sta per fare, sa che riuscirà a farlo e lo sta facendo perchè lui stesso lo ha deciso. Non Dio, non un Re o un Comandante… Lui.

La forza esplosiva della sassata, l’azione, il dinamismo e la drammaticità verranno dopo. nella statua sono “solo” sottointesi…

Michelangelo si spinge ancora una volta oltre chiedendo e ottenendo che la statua venga collocata accanto alla porta d’ingresso di palazzo della Signoria. Sembra una sciocchezza vero?

Invece anche questa scelta è rivoluzionaria e investe l’opera di un significato che è bene sia chiaro e presente anche nella mente dei fiorentini di oggi.

Spostare un eroe biblico da una chiesa e metterlo di fronte al palazzo simbolo della repubblica vi sembra poco? Il David sta li, eroe biblico diventato eroe dell’umanesimo, in piedi davanti all’ingresso del palazzo come se stesse li per difenderlo e difendere i valori della repubblica appena riconquistati.Pronto a far fare la stessa fine di Golia a chiunque si metta contro i valori ed i principi della repubblica fiorentina.

Mi fermo e invito chi interessato ad andarselo a vedere di persona. E a riflettere su quanto può essere moderno ed attuale un tema, un opera di 500 anni fa! Senza scendere troppo nell’attualità direi che di difensori della repubblica e dei suoi valori ne avrebbe bisogno tutto il paese… Firenze (culla di questi valori) ha la fortuna di averne uno. Di pietra purtroppo.

next stop: TONDO DONI.

Foto di Frengo