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Nextech 2010



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Torna settembre, torna il Nextech.

Niente di nuovo dal fronte occidentale, medesima location (la stazione Leopolda), medesimi attori (la “famiglia” Intooitiv, il Musicus Concentus, la Stazione Leopolda Srl con ovviamente l’ombra lunga del Tenax) differente line up.

Tutto liscio come l’olio insomma, testa bassa e andiamo avanti.

Un po’ come l’interlocutorio intervento dell’assessore alla Cultura Giuliano Da Empoli:
“La musica elettronica mi piace. Non è facile dare continuità a queste genere di cose, è la prima volta che mi trovo a presenziare per la seconda volta una manifestazione. Continuiamo a lavorare sulla cultura della notte.”

Di diverso tono invece l’intervento di Fernando Fanutti, direttore artistico del Musicus Concentus.

“Il nostro festival non è solo una scaletta di nomi, abbiamo lavorato sulla visione d’insieme, cercando di allargare la scena fiorentina, non solo quella elettronica.”
Merito che indubbiamente va riconosciuto sia al Musicus Concentus che al duo allargato di Intooitiv, da sempre molto attenti alle realtà locali.
“In questo caso ad esempio proponiamo il duo fiorentino We Love, il cui disco, in rampa di lancio, uscirà su Bpitch Control, nientemeno che l’etichetta di Ellen Allien.
A differenza di altre situzioni – conclude Fanutti – noi dobbiamo star attenti a non chiamare nomi troppo grossi, abbiamo un bacino d’utenza maggiore della capacità del luogo che ci ospita. I numerosi contatti online ce lo confermano, voglio solo dire ai ragazzi di venire presto. Spero di vedere anche il sindaco.”

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Le operazioni al Nextech infatti cominciano già dall’aperitivo, che vede impegnata una folta schiera di nomi italiani come Rufus, Dandydeath Manner, The Drawning Pins e Miro.

Il cartellone invece, che si snoda lungo tre giorni, propone il prossimo giovedì 16 l’interessante collaborazione fra Alva Noto ed il mitico Blixa Bargeld, voce della seminale cult band Eintürzende Neubaten. Col loro disco in uscita a breve è sicuramente uno degli eventi di punta del festival. Complimenti per il tempismo.

Oltre ai già citati We Love, il giovedì vedrà la presenza alla console anche di Erol Alkan, da qualcuno considerato l’inventore del mash-up (la tecnica che consiste nell’incontro scontro di brani a volte molto diversi fra loro, con la sovrapposizione della base di uno e della voce dell’altro).

Il venerdì seguente è dedicato al nord America, coi canadesi Flabbergast a far da apripista agli statunitensi Visionquest, mentre il set di chiusura è in mano al rumeno Raresh, tra i pupilli di un mostro sacro come Ricardo Villalobos.

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L’ultimo giorno di Nextech vede in cartellone il duo tedesco Lali Puna col loro pop elettronico (ma una volta si chiamava glitch…). Nome forse non più sulla cresta dell’onda come ad inizio millennio ma sempre affascinante.
Gli ultimi a far girare i dischi saranno il francese Agoria e l’israeliano Guy Gerber. Per maggiori informazioni www.nextechfestival.com.

Le serate terminano alle 3.