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L’intervista a Mc Nill e sul suo nuovo singolo “Gender”



Uscita da poche settimane con il suo nuovo singolo “Il Gender”, oggi ci facciamo due chiacchiere con una delle rapper più originali del panorama rap italiano: Mc Nill.

Ciao Giulia e benvenuta su Gold, partiamo proprio dal singolo; come è nata l’idea di affrontare il tema gender?

Vedere persone scendere in piazza per negare diritti ad altre persone mi fa una tristezza assurda, come persona e come attivista. Personalmente parlando poi so benissimo cosa significa non rientrare in un ruolo di genere e tutte le conseguenze del voler essere semplicemente ciò che si è. Diciamo che dato il mio vissuto un pezzo come Il Gender è venuto fuori in modo spontaneo, naturale.

Sguardo al futuro: sei al lavoro su un nuovo progetto?

Il Gender è proprio una parte di questo nuovo progetto, avete visto (o meglio, sentito) solo la punta dell’iceberg.

Come è nata la tua passione per il rap?

Ho visto nel rap un modo per raccontare il mio mondo, per guardarmi dentro, per capirmi e stare meglio. È partito tutto da una cassettina dei Cypress Hill fino a diventare una costante nelle mia esistenza.

Un difetto ed un pregio artistico di Mc Nill.

Difetto: non sono mai del tutto soddisfatta.
Pregio: non sono mai del tutto soddisfatta.

La figura del producer sta acquisendo sempre più visibilità; c’è un producer con il quale ti piacerebbe collaborare in futuro?

Giovaz è veramente un producer con il quale mi trovo benissimo artisticamente e umanamente (cosa per me molto importante), stiamo facendo cose belle insieme, ha davvero un bel gusto nella scelta dei suoni e in come lavora, lo reputo veramente fortissimo.
Poi che lo dica io o meno, dimostrerà di esserlo sicuramente.

È vero che in questo momento storico del rap italiano si da molta più importanza all’immagine e ai “numeri” piuttosto che al contenuto?

È una questione di “immediatezza”.
I vestiti di marca ti arrivano subito agli occhi e i numeri sotto ad un video li vedi immediatamente mentre un contenuto reale richiede la tua reale attenzione (e in determinati casi anche conoscenza).
Tutti pensano di sapere tutto su un dato argomento perché hanno visto un video su Facebook, due meme e letto tre righe trovate su Google e di conseguenza di poter dire la propria su quell’argomento atteggiandosi ad esperti.

Questo è il livello generale (con le dovute eccezioni)?

Prima parlavo di attenzione? Troppi hanno la soglia d’attenzione di un bambino di 3 anni sotto acidi.
Risultato: video corti, beats potenti, immagini, immagini, immagini, se ci scappa qualcosa da far urlare/cantare (per il miglior effetto Karaoke) ed ancora immagini.
Poi oh, c’è anche chi fa i numeri, punta sull’immagine e spacca.
Per quanto mi riguarda ognuno può scegliere la strada che ritiene più consona a se stesso, esattamente come io scelgo la mia ogni mattina quando mi alzo.

Stai lavorando con BM Records, quali sono gli obiettivi del 2018?

Distinguersi.

Ti ringraziamo per il tempo dedicatoci e in bocca a lupo per i progetti
futuri.

Viva il lupo e che Xena e Cher mi aiutino!