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Ma cosa diavolo c’entrano Elio e le Storie Tese con Gold?



Foto di Keeho Casati

Devo subito precisare che l’inizio della collaborazione fra Gold e gli Elio e le Storie Tese sembra proprio essere avvolto nel mistero. Tutte le volte che cerco infatti di far luce sull’argomento, si manifestano strani accadimenti, ognuno dei quali ha l’effetto di allontanarmi dalla verità, sempre che questa esista, a questo punto.
Ma andiamo con ordine. Da un lato abbiamo Mr. Gold, il giovane e brillante Omar Rashid, da sempre animato da una profonda e sincera passione per gli EelST. Dall’altro abbiamo gli Elio e le Storie Tese, un gruppo di musicisti di rara bravura – perché bisogna dirlo, non si tratta soltanto di sei simpatici giovanotti che ci fanno sorridere grazie alle loro canzoni, ma di artisti di notevole talento, e se non ci credete provate un po’ a suonare qualcuno dei loro brani, rispettandone i cambi di tempo.

Foto di Davide Pellis

Alcuni raccontano che l’incontro non sia avvenuto per caso, e che abbia addirittura avuto luogo molto prima di quanto chiunque possa pensare…
Un’ipotesi piuttosto triste, dalle sfumature commoventi, vuole infatti che Omar sia il primogenito di Elio. Ma non un primogenito qualunque, bensì il primogenito reietto. I sostenitori di questa tesi ne troverebbero conferma in un brano scritto dagli EelST nel 1989: Cassonetto differenziato per il frutto del peccato, contenuto nell’album Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu.
Addirittura, taluni si sbilanciano fino a dire che all’interno del testo del brano in questione sia possibile rintracciare il germe del pentimento di Elio per l’insano gesto commesso: Ma mettetevi nei panni di chi il cassonetto pulisce, mi trova e non capisce il perché di tanta inciviltà. Inciviltà, quindi: a dieci anni dalla nascita e dall’abbandono del primogenito, Elio si pente e denuncia il suo gesto attraverso questo brano.
Secondo questa ipotesi dunque, è proprio il rimorso che per lungo tempo ha divorato Elio a spingerlo, diversi anni più tardi, a ricercare il figlio reietto per iniziare con lui una collaborazione. Un modo insomma per stargli finalmente vicino (e se sapete essere attenti osservatori, potrete forse accorgervi che tutte le volte che i due si incontrano, Elio ha l’occhio lucido… ).
Ad ogni modo, non ho potuto verificare questa tesi, perché ogni volta che tento di proporla ai due, Omar regredisce misteriosamente all’infanzia, ed Elio inizia a piangere di un pianto straziante, come colto da profondo e irrimediabile rimorso.
Alcuni degli strani accadimenti cui accennavo all’inizio…

Foto di Davide Pellis

Una seconda teoria vuole invece che l’incontro tra i due – e non solo, questa ipotesi vede infatti coinvolti tutti i componenti del gruppo – sia in realtà avvenuto a una festa delle medie. L’unica a cui Omar sarebbe stato invitato… beh, per la verità non proprio. Alcuni (probabilmente i soliti Rosiconi dell’ambiente fiorentino) raccontano infatti che Omar ai tempi non fosse molto popolare e non venisse mai invitato a partecipare alle occasioni mondane.
Accadde però in quella particolare occasione che Nuri – il simpatico e popolarissimo fratello minore di Omar – non potesse partecipare alla festa… e se due più due fa quattro, Omar si sarebbe intrufolato approfittando della notevole somiglianza con il fratello. Ovviamente su nessun bicchiere di carta c’era il suo nome, ma non importava, bastava non farci caso. Finalmente ce l’aveva fatta, e trovava che intrufolarsi con l’astuzia e l’inganno fosse addirittura meglio che autoinvitarsi, o fingere di aver declinato inviti inesistenti con la scusa del judo. Anche i brufoli parevano belli, anche ballare un lento da solo era un’emozione indimenticabile.
Qualche anno più tardi, in ricordo di questa esperienza, Elio avrebbe scritto Tapparella (brano tratto da Eat the Phykis, del 1996), immedesimandosi in quell’adolescente pieno di brufoli incontrato e attentamente osservato in occasione della festa.
Anche in questo caso però, non mi è possibile verificare la veridicità della storia, perché ogni volta che cerco di affrontare l’argomento, Omar insiste per giocare al gioco della bottiglia, ed Elio assume un atteggiamento sprezzante e inizia a ripetermi che, in ogni caso, Io non ero stata invitata. Né allora, né adesso. Che volete farci, questi artisti a volte sono strani.

Un’ultima ipotesi, probabilmente la meno credibile delle tre, racconta invece che dietro al fortunato connubio fra Omar e gli EelST ci siano niente meno che i Cayorosso, nelle persone di Tommy e Alberto. Quando nel 2003 questi si recano nel negozio Gold in via Verdi per presentare a Omar il loro progetto musicale, Mr. Gold regala loro alcune maglie, dando così inizio a una fruttuosa collaborazione.
Tre anni dopo i Cayo girano il video de La penisola dei famosi e Omar chiede loro di portare una maglia griffata Gold a Elio, che partecipa alla realizzazione del video; qualche giorno più tardi Mr. Gold, che si trova a New York, si collega sul sito di Radio Deejay per ascoltare il programma Cordialmente e … abracadabra, attraverso la webcam del sito, vede Elio che indossa una t-shirt Gold, la magia è avvenuta.
Gli fa dunque arrivare altre maglie Gold e dopo neanche una settimana riceve una telefonata dalla Hukapan, l’etichetta degli EelST, che gli propone di lavorare alla realizzazione e produzione delle maglie per l’imminente tour Emozioni Fortissime.

Foto di Nuri Rashid

Beh, questa sì che è un’emozione fortissima, e una scelta vincente, per entrambe le parti.
È il 3 Luglio del 2008 quando Omar, in occasione del sound check di uno dei concerti del Tour, vede Elio che indossa un’altra delle maglie a marchio Gold.
Un’altra maglia, un’altra emozione fortissima.
Tant’è che ogni volta che cerco conferme per questa ipotesi, sia Omar che Elio cadono preda delle più strane emozioni fortissime, qualcuno racconta persino di averli sentiti parlare al contrario…

I sostenitori di questa ultima bizzarra ipotesi ritengono poi che proprio in questa occasione sia stata realizzata l’intervista nella quale gli EelST raccontano a Omar cosa pensano della moda, dell’importanza della bellezza e del look, del borsello e dello zaino porta prosciutto, della tecnica del parassitismo, dei rapporti fra Stato e Chiesa, dei sordidi ricatti di Lele Mora, dei Litfiba, e della Juventus in serie B.

In ogni caso, qualunque sia la scintilla cha ha dato il via a questo connubio – una sorta di affetto paterno misto a senso di colpa, la forza dei legami che si instaurano durante l’adolescenza, il decisivo incontro di Omar con i Cayorosso – , la realtà è che siamo oggi di fronte a una strettissima e fortunata collaborazione.
Gold cura il merchandising legato all’abbigliamento di Elio e le Storie Tese, disegna e produce tutte le t-shirt del gruppo, curandone ogni aspetto, dalla iniziale fase creativa volta alla realizzazione delle grafiche, alla produzione e confezione finale.
Un contatto costante fa sì che gli standard siano sempre elevati.


Foto di Keeho Casati

Una delle più fortunate creazioni Gold per EelST è l’originalissima e funzionale t-shirt Smoking confezionata artigianalmente e realizzata in occasione dell’evento tenutosi il 26 ottobre 2009 a Milano, al Teatro degli Arcimboldi: un concerto in cui la band si è esibita assieme ai 48 elementi della Filarmonica Arturo Toscanini.

Oltre alla stampa frontale, il retro di questa speciale t-shirt riporta la data e il luogo dell’evento.
Il tessuto, morbido ed elastico, la rende comoda e perfettamente calzante.

Foto di Keeho Casati

Clicca qui per leggere l’Intervista del 3 Luglio 2007

Link:
Elio e le Storie Tese su Goldworld
Sito ufficiale di EELST

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