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Star Wars The Last Jedi -pensieri sparsi-



La recensione di Star Wars The Last Jedi.

Buongiorno gentili lettori, che poi magari nella vita di tutti i giorni non siete nemmeno gentili e non aiutate mai la signora Ferretti del terzo piano a portare su la spesa.
Sta vecchia di merda.

Come va?
Qui a Milano fa un cazzo di freddo e sinceramente…

-Teo ma cosa stai scrivendo? Non mi avevi promesso la recensione di SWTLJ?

-Eh scusa Omar ma sai, da un lato la paura di incappare in uno spoiler involontario, dall’altro la certezza di fare per l’ennesima volta la figura del saccente antipatico…

-Ma scusa ieri sera mica mi hai detto che ti è piaciuto?

-Eccome se mi è piaciuto, solo che nello spiegare perchè sono sicuro già da ora che mi inimicherò una larga fetta di nerd canuti ed incattiviti…

-Ma lo sai che qui su Gold vige la libertà d’opinione, non avere paura di esprimere quello che pensi!

-D’accordo Boss, mi fido di te!

Bene!
La verità è -rullo di tamburi- CHE MI SONO ROTTO IL CAZZO.

Mi sono stufato della pletora di fenomeni da social che, il giorno dopo l’uscita di un film di grande importanza popolare, riempie le bacheche mie e d’altri di insulti, invettive, lamentele disarticolate e j’accuse nemmeno troppo velati a questa o quella grande Major (anche se poi, ad essere onesti, è sempre la stessa) che a loro dire starebbe infettando il cinema d’intrattenimento odierno andando a violentare i loro bei ricordi d’infanzia.

Chiaramente quasi tutte lamentele poco approfondite nei concetti cardine che le muovono, oppure zeppe di frasi fatte apparentemente opposte ma che, a distanza di due film totalmente diversi tra loro, iniziano ad assomigliarsi preoccupantemente.

Torno a ripetere un concetto già espresso in un mio vecchio pezzo, qui su Gold, dedicato al Trono di Spade: non sto promulgando “l’illegalità” del disaccordo con l’opera artistica. Mai.

Sto esprimendo educato(…)disappunto per le dinamiche di relazione con la detta opera messe in atto dal Fandom.

Se a 7,8,12,15 anni ci andavano benissimo le battutacce spaccatensione di Han Solo mentre rischiava di morire stritolato in un tritarifiuti (“una cosa è certa: diventeremo tutti magrissimi”) o dopo aver interrotto bruscamente una chiamata con un imperiale che rischiava di rivelare la loro natura di infiltrati (“conversazione noiosa comunque”) perchè da bambini ci facevano ridere e, semplicemente, andava bene così…perchè mai dovremmo lamentarci ora delle battute e dei momenti d’ilarità nei nuovi film della Saga?

Forse perchè siamo invidiosi inconsciamente dei bambini -quelli veri e propri- che stanno entrando in quel mondo per la prima volta e che conserveranno nel loro cuore i ricordi, oltre che delle leggende che hanno creato quell’universo narrativo, anche e soprattutto dei LORO eroi? Non pretenderemo mica che quei momenti siano per sempre racchiusi in uno scrigno inaccessibile alle nuove generazioni e, al massimo, mandati in loop per appagare la nostra nostalgia!

Star-Wars-goldworld

Star Wars è una saga generazionale, forse LA saga generazionale per eccellenza.

Abbiamo bisogno di nuovi eroi, abbiamo bisogno di nuove storie che prendano il volo dopo essersi issate sulle spalle dei giganti che fin qui le hanno portate.

SWTLJ fa esattamente questo e, da un punto di vista metareferenziale e puramente concettuale, lo fa nel migliore dei modi. Poi possiamo parlare per ore dei difetti della regia (cosa che ho già fatto col Boss ieri sera tra l’altro), dell’effettivo trascinarsi della parte centrale del film e di qualche scelta tecnica opinabile, ma il significato di un film come questo va ben oltre la pura pellicola.

Il franchise Lucasiano ormai funge da grande metafora su come il pubblico si approccia al grande cinema popolare, con passaggi di testimone e limpidi riferimenti SPECULARI (sic) a noi che siamo e saremo seduti in sala. Un franchise che al suo interno contiene storie e personaggi (soprattutto personaggi) che ti dicono a chiare lettere: anche se non sei nessuno, puoi diventare qualcuno se non abbasserai la testa di fronte alle ingiustizie!cercavo un ponte verso il futuro più stabile di quanto non sia stato Episodio 7 e l’ho avuto, al netto di qualche scena un po’ ridicola visivamente (qui, per chi ha visto il film, dovrebbe partire nella testa la musichetta di Superman) e del trattamento iniquo riservato a personaggi che, sulla carta, dovevano spaccare il mondo.

Ho trovato scelte di trama coraggiose ed intriganti quesiti per il futuro -ed ultimo- capitolo.

E un po’ di Speranza, nuova o vecchia che sia.

-Dici che così va bene? Spero di non aver parlato troppo o di non aver fatto troppo lo stronzo

-‘Un si capisce una sega!

-Allora apposto zio!

VOTO: 8