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L’Italia ai mondiali #girlpower



Addio Russia 2018: l’Italia è stata sconfitta dalla Svezia e non si è qualificata per i mondiali. Non succedeva dal 1958, 60 anni. È stato già detto tutto. Fine. O forse no.

Pur non essendo particolarmente interessata al calcio ho guardato anche io la fatidica partita che ci ha escluso dal mondiale 2018. Pur rientrando nella categoria di donne che devono farsi spiegare all’infinito com’è che ci si qualifica alla coppa UEFA (il fuorigioco a tratti me lo ricordo), a dimostrazione di quanto poco mi applichi a interessarmi al gioco del pallone, devo dire che quando è estate e ci sono i mondiali e gioca la nazionale c’è una certa frenesia nell’aria.

Gioca l’Italia e stiamo tutti dalla stessa parte, tratteniamo il fiato, gridiamo, facciamo cene a casa di amici per guardare la partita, beviamo birre ai chioschi ed esultiamo in un unico grande boato quando facciamo goal. Insomma emozionante.

Fine del divertimento. Sbagliato!

È la nazionale maschile a non essersi qualificata. La nazionale di calcio femminile è ancora in gara.

nazionale-italia-femminile

Ma c’è di più, le azzurre stanno andando bene e vedi mai che queste ragazze dimostrino che il mondo sta cambiando, che ci insegnino a travalicare i confini di genere eliminando le distanze. #girlpower appunto.

La nazionale femminile fa il suo esordio internazionale nel 1968 contro la Cecoslovacchia e diventa parte integrante della Federazione Italiana Calcio Femminile l’11 marzo dello stesso anno a Viareggio.

Le ragazze oggi sono le prime del loro gruppo dopo aver vinto contro la Moldavia e la Romania.
Il 28 novembre giocheranno contro il Portogallo per stabilire la qualificazione al campionato mondiale di calcio femminile 2019.

#forzaazzurre

Noi siamo con voi.