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AGITATO, NON MESCOLATO
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Tristi considerazioni sul fantomatico Referendum



L’unico referendum utile è quello sull’abolizione dell’utilizzo dei combustibili fossili.

Ed abbiamo già votato, tutti, ogni volta che usiamo la macchina, accendiamo i fornelli e riempiamo le nostre case di plastica.

Come al solito il problema non è fuori, ma dentro di noi.

Come al solito viene incanalata l’incredibile energia di ogni persona verso una finta causa.

La parvenza di avere il potere di scegliere mette a tacere quel malessere che ognuno vive.

Un malessere che scaturisce dal non sentirsi in sintonia con l’universo, da un’educazione che ci allontana da noi stessi e da un’alimentazione sbagliata che ha serie ripercussioni sul nostro stato mentale ed emotivo.

Non ho prestato troppe attenzioni a questa cosa delle trivelle, ma due cose ho capito:

1) Il referendum non è trivelle sì / trivelle no…ma è trivelle entro 12 miglia dalla costa o oltre 12 miglia dalla costa. Bella scelta che abbiamo. In pratica è già stato pianificato tutto, facendo pure il popolo contento. Evviva.

2) Finchè usiamo la macchina per andare al cesso, il petrolio da qualche parte deve arrivare. Certo, l’uomo è abituato a cagare nel piatto dove mangia, ma se vincesse il “si” ci troveremmo a cagare nel piatto di qualche altro uomo che magari non ha la fortuna di stare nel bacino “protetto” del mediterraneo.

Il discorso è sempre e solo UNO. Non si può risolvere un problema dalle sue manifestazioni, bisogna andare alla radice. E cercando con attenzione scoprirete che la radice di tutti i problemi è una. Bisogna risolvere quella.

Ciao

ps. Poi sta cosa del votare SI per dire NO a me sa proprio di bipensiero Orwelliano..