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Se ne va Remo Remotti poeta, artista e attore



Quattro seghe, per lui, valevano una scopata. Poeta, attore e scrittore. Scultore, pittore, cantante e umorista. E’ morto nella sua città eterna, Roma, all’età di 90 anni, Remo Remotti. Una carriera che ha toccato per prima la sensibilità di Nanni Moretti, in Sogni d’oro, Bianca, Palombella rossa. Ha ottenuto una parte anche nel Padrino – Parte III di Francis Ford Coppola. Poi sono seguiti Ettore Scola, Marco Bellocchio, Nanny Loy, Carlo Mazzacurati, i fratelli Taviani e Carlo Verdone.

Una delle ultime esibizioni di suoi quadri e sculture ha preso il titolo di Ho rubato la marmellata. A Roma aveva regalato il componimento Mamma Roma addio, un vorace inno alla romanità.

Orfano di padre a 12 anni, dopo una laurea in legge si era trasferito in Brasile, per poi tornare poi a Milano negli anni Sessanta, dove ha sposato la sorella del regista Nanni Loy, Maria Luisa. Dopo una tappa in Germania, tornò in Italia e cominciò a lavorare nello spettacolo con Egidio Erodico, Marco Bellocchio, Rodolfo Roberti, Carlo Mazzacurati, Renato Mambore e Nanni Moretti, dando vita a pezzi teatrali intrisi di umorismo. Gli spettacoli live li ha sempre curati assieme ad Andrea Evangelisti, gli Elettrofandango, Paolo Zanardi, e il presentatore Vladimiro.

“Oggi è una giornata triste per il mondo del cinema e non solo. Addio a Laura Antonelli e al ‘cantore’ e anima di Roma, Remo Remotti”, scrive sul suo account Twitter, l’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Giovanna Marinelli. Su Twitter anche il ricordo di Alessandro Gassmann che scrive: “Ciao Remo Remotti, te ne sei andato da sta Roma…??????”.