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“Mauro c’ha da fare”: Sicilia non è solo mafia



Sarà in programmazione al Filmstudio di Roma (via degli Orti d’Alibert, 1/c) a partire dal 18 giugno prossimo “Mauro c’ha da fare”, lungometraggio diretto da Alessandro di Robilant (Il Giudice ragazzino, Per sempre, MarPiccolo), l’unico film girato in Sicilia che non parla di mafia. Il film, dopo essere uscito in diverse sale siciliane e in attesa di uscire nelle città capozona,  approda a Roma e il cast sarà in sala il 18 giugno alla proiezione delle 20.30.

Poster

Prodotto da 095mm, sceneggiato dal regista con Alessandro Marinaro, il film racconta la storia di Mauro Magazzino, trentenne con due lauree e nessuna possibilità di futuro nel piccolo paese del sud Italia in cui vive. Frustrato dall’impossibilità di utilizzare il proprio talento, diventa preda della sua stessa intelligenza, che si aggroviglia su se stessa, dando vita a tragicomiche ribellioni.
Protagonista assoluto della pellicola è Carlo Ferreri (Il capo dei capi, Borsellino, I cento passi), attore poliedrico che ha lavorato in tournée nazionali, diretto da prestigiosi registi come Antonio Calenda, Armando Pugliese, Lamberto Puggelli.

Il cast è inoltre formato dal premio Hystrio, Evelyn Famà e da Massimo Leggio, Andrea Borrelli, Cettina Bonaffini.

Ciò che mi ha spinto a girare questo film – dichiara il regista – è stata la voglia di raccontare una storia siciliana lontana dai soliti argomenti trattati quando si parla di Sicilia. Questo è un film che racconta una Sicilia che non si differenzia più, come una volta, dal resto del Paese, essendo afflitta dagli stessi problemi che ormai accomunano l’intera nazione. Per questo è uno dei pochi film girati in Sicilia che non parla di mafia”.

Il regista
Laureato in regia presso la London Film School, Alessandro di Robilant inizia a lavorare nel mondo del cinema come assistente di registi del calibro di Monicelli, Lattuada e Comencini. Tra i suoi film più significativi “Il Giudice Ragazzino”, sulla vita di Rosario Livatino – premiato con l'”Angelo azzurro” al festival del cinema di Berlino, e con il David di Donatello per il protagonista Giulio Scarpati; “La Voce del Sangue”, sempre con Giulio Scarpati; “Per Sempre” con Giancarlo Giannini e Francesca Neri; “MarPiccolo”, che racconta le vicissitudini di un giovane criminale nella città di Taranto, devastata dai fumi dell’Ilva.

La produzione
095mm si impegna per la prima volta nella produzione di un lungometraggio. La società catanese, che opera nel settore audiovisivo da 11 anni, si è già distinta per i suoi lavori cinematografici in ambito nazionale ed internazionale. “Buongiorno, sig. Bellavista” ha ottenuto oltre 15 premi in circuiti festivalieri, tra cui miglior cortometraggio all’“Italian Contemporary Film Festival 2013” di Toronto (gemellato al TIFF). “Motore!” è stato vincitore del Festival del Corto 2010 de “La 25ora” su La7. Entrambe le opere sono state scritte e dirette da Alessandro Marinaro.