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I giapponesi limonano in video e il Paese si divide



Si baciano dappertutto: in cucina mentre preparano le omelette. Al parco. Sui cuscini. Mentre gettano la spazzatura. Quando si lavano i denti. Ovunque. Un’epidemia di “limonate” invade il Giappone. E Vice Italia ce ne dà una prova QUI.

Queste sono le scene ritratte nei Kisu Douga – da tradurre come selfie “video di baci” – in voga tra gli utenti di MixChannel, un’edizione giapponese di Vine, per intenderci. Circa il 90% dei suoi 3.6 milioni di utenti è teenager. La sezione dedicata all’amore sulla piattaforma è una contaminazione totale di questi selfie che si ripetono in loop.

I giapponesi, addestrati da tradizioni e culture conservatrici, ritengono queste effusioni un insulto. La settimana scorsa, uno dei canali commerciali più famosi, Fuji TV, ha interrogato un padre che ha visto i video della figlia che bacia il fidanzato nella sua camera da letto: durante il programma, il signor Sunday racconta di aver reagito in due modi: da un lato ha detto alla figlia, “mi sembra una cosa carina, non devi smettere,” dall’altra si è arrabbiato con il fidanzato di lei minacciandolo di morte, qualora avesse continuato a comportarsi così a casa sua e in rete.

La maggior parte degli utenti sui social media ha concordato nel definire la pratica “disgustosa e imbarazzante quando la relazione finisce.” Ma per Fukafuka, l’utente diciannovenne di MixChannel, “colpevole” di aver caricato i selfie-video con il suo ragazzo venticinquenne nel novembre 2014, i commenti negativi sono parte “inevitabile” del gioco dell’esibizione: “Non ci ha mai sfiorato il pensiero che ci saremmo lasciati, era naturale per noi postare questi video,” ha detto Fukafuka a Motherboard. “Se non fosse stato lui, avrei pensato di più alle conseguenze del caricare video su un social network. Quando ho cominciato a farlo sapevo già che saremmo andati a vivere insieme.”

Gli altri casi esemplari li trovate su Vice QUI.