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MUSIC

Amen Break, do the right thing!



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Probabilmente il nome The Winstons non vi dirà nulla.
Probabilmente anche Amen Break suonerà nuovo alle vostre orecchie.
Niente paura, è successo anche a me un po’ di tempo fa. Poi mi è bastato sentire il B-side del singolo Color Him Father dei The Winstons appunto, uscito nel 1969, e ho capito. Sentite qua e prestate attenzione:

Ci siete? Avete capito?
Questa canzone contiene un assolo di batteria, suonato da Gregory Cylvester “G. C.” Coleman, di circa 6/7 secondi (4 barre in gergo tecnico), che in futuro sarebbe diventato uno dei sample più utilizzati nella storia della musica.
A partire dalla sua pubblicazione sul primo dei vinili curati da BreakBeat Lou della serie Ultimate Breaks and Beats nel 1986, il sample, ribattezzato Amen Break, è stato largamente usato o risuonato per moltissime produzioni in ambito Hip Hop, ma non solo. Basti pensare che una sua versione velocizzata è considerata la base della Jungle Music.

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Nonostante l’ampio utilizzo a livello mondiale, nè il batterista nè tantomeno l’arrangiatore del pezzo, Mr. Richard L. Spencer, proprietario del copyright nonché voce e sax dei The Winstons, ne hanno mai ricavato un centesimo a causa di cavilli burocratici e legali. Basti pensare che G.C. Coleman è morto da senzatetto nel 2006, almeno secondo internet.

Oltre ai diretti interessati, questo fatto non è andato giù a molti appassionati, uno dei quali, tale Martin Webster, ha deciso di aprire una raccolta fondi online qui in favore di R.L. Spencer. La raccolta, come dichiarato dallo stesso Webster, non è da considerarsi come un risarcimento a Spercer per il torto subito, quanto un gesto di riconoscenza per colui che ha dato vita all’Amen Break.
In seguito alle molte adesioni, lo stesso Spencer ha voluto ringraziare con una lettera anche per confermare la veridicità della raccolta.

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Do the right thing!