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L’ignorante 1.0 I nuovi Radical ShiT



Portare quei maglioncini di lana di secondamano/usati/anni70 non leva assolutamente il puzzo delle origini, e neanche quell’aria da finti squattrinati riesce a nascondere fino in fondo l’aver frequentato scuole private di una certa categoria.

Nascondersi dietro sciarpettine/foulard o baveri di cappotti da mercato… non serve a molto se poi gli occhi parlano chiaramente un francese che alle scuole pubbliche non insegnano.

Ed è inutile stare sulle scalinate di una qualsiasi piazza con una birra in mano vestiti da mezzi barboni, facendo i saccenti o quelli che hanno il gusto superiore su tutto per sembrare filosofi della strada perché questo, non rende nessuno minimamente simile a loro.

E com’è buffo che chi è nato nella merda cerca di scappare e chi non c’è nato ci si lancia a capofitto non sentendone neanche l’odore.

A volte la stronzaggine è molto più lampante di quanto debba essere dimostrato dai fatti.

E anche se ci hanno fatto film, documentari, libri, non è bastato a levare quella voglia di superiorità innata.

Nella società l’essere contro nasconde spesso l’esserne schiavo, tutti contro, invece tutti succubi, tutti ad urlare e nessuno capisce.

Intellettuali di una sinistra che non esiste, di una parte sociale che non esiste, rappresentanti del niente che del niente si fanno un vanto.

Elevati alla superiorità intellettuale perfino nel parlare di spaghetti alla pomarola o di braciole fritte.

Non parliamo quindi solo di arte (quella compete solo ad alcuni figuriamoci..) ma proprio di quotidianità e della facilità con cui poi ad un certo punto della vita vengono dismessi i panni di finto comunista impegnato per mettersi quelli di manager nell’azienda di papà.

Purtroppo così non si aiuta nessuno, neanche quell’arte a cui vi avvicinate e che rendete antipatica come voi.

Cari nuovi Radical ShiT, lasciarsi andare a se stessi, alla propria vera entità, sarebbe la cosa giusta… difficile ma giusta e appagante, perché il mondo ha più bisogno di verità che di brutte copie di falsi artisti.

Ah dimenticavo, se mai vi venisse voglia di fare qualcosa di concreto davvero.. dopo aver passato la serata in stile bohémien …una bella spazzatina (ramazzata) a quelle scalinate della piazza sarebbe utile… perché noi comuni mortali, ci teniamo davvero.