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Rubrica fantasma# Dylan Dog: Eroe (Parte 1)



Dylan-Dog

Tutti sanno almeno un poco dell’ambiguo, infinito, surreale e sovranaturale mondo di Dylan Dog. Pochi sanno tuttavia riconoscere tra i suoi 300 albi e passa le piccole fonti, le sottili citazioni, strizzate d’cchio e palesi furti che hanno costruito il carattere, il mondo, il sorriso, il delirio e la morte intorno a forse il miglior fumetto cult italiano.

 

DYLAN DOG allora: ‘Dylan’ per tutti, dato che ‘signor Dog pare una marca di cibo per cani’. Uno strano nome che prende ispirazione a quanto pare NON dal poeta inglese Dylan Thomas, come molte fonti citano. Il grande Tiziano Sclavi, ideatore del nostro eroe  diede infatti un’altra risposta:

 

“ La verità è che Dylan Dog non significa assolutamente niente, e non so neanche più come mi è saltato in testa. Risale più o meno a ’76 una mia storia western, inedita, di una decina di pagine, disegnata dal grande Lorenzo Mattiotti: il protagonista, un cacciatori di scalpi indiani, si chiamava Dylan Dog. E Dylan Dog è sempre stato il nome che ho dato ai miei personaggi in fase di progetto, quando si dice: “ Il nome è provvisorio, poi lo cambiamo”. Ecco, forse l’unico mistero è questo: perché stavolta non l’abbiamo cambiato?” (tratto da Dylan Dog Horror Fest, 1987)

Ma chi è davvero Dylan? Da chi ha preso quel suo spirito malinconico, quel suo clarinetto che in 30 anni di albi non ha mai imparato a suonare, da chi si è ispirato nelle sue innocienti paure, il suo terrore per le altezze, la sua claustrofobia, il suo mal di mare, il suo mal d’aereo, il suo odio per il fumo e sofferenza da post alcolista?

Beh Tiziano Sclavi ha sempre detto di non esser lui Dylan Dog, questo è da dire subito. Anzi, lui è l’opposto di Dylan, o meglio, l’insieme di tutti i suoi difetti. Dylan è esattamente quello che Sclavi non è ma sempre è voluto essere: un eroe dalla faccia di Rupert Everett che ammazza mostri e salva belle dame londinesi. Niente in realtà difficile da immaginare, ma che solo Sclavi ha avuto le palle di mettere insieme.

Dylan Dog nasce infatti in tale calderone di film, libri, poesie, cartoni e fatti di cronaca che hanno creato un uomo perfettamente al suo agio in questo mix di tutto, in questo mondo decisamente più assurdo ed inverosibile di quello, ad esempio, degli X Files (che se non altro ricercavano una spiegazione scientifica nel mostri) ma non meno complesso, meno originale, meno unico.

Perché anche se Dylan è vestito sempre uguale, giorno e sera, inverno ed estata con la stessa giacc a e camicia rossa come i personaggi dei cartoni, ci accontentiamo di un semplice: ‘ho cinque completi tutti uguali’. Perché? Perché così era vestito quando morì la sua adorata e sempre rimpianta Lillie, e così rimarrà per ricordarla. E questo basta.

Perché Dylan come nei più grandi stereotipi s’innamora di TUTTE le donne che incontra? Com’è che non ha mai preso una malattia venerea, com’é che non è ancora impazzito, com’é che ancora riesce a ricordare nome di ciascuna di loro? Semplice, perché in tutte cerca solo e solamente Morgana, l’unica donna che abbia mai veramente amato (ma che poi si scopre sua madre. Dinuovo, come fa a non esser impazzito?)

Tiziano Sclavi ha preso il meglio da James Bond, Batman, Ranma Saotome, Thomas Hardy, H.B Lovercraft e lo ha fuso tutti i più banali e ripetuti steriotipi in un piccolo eroe londinese, rendendolo uno dei più grande antieroi anticonformisti e sopratutto, originale, vergognosamente originale.

Ma i cita-furti non si sono limitati al personaggio (di cui ho solo fatto un insignificante e limitatissimo resoconto che spero di affrontare meglio in una seconda parte), ma sopratutto nello svolgere degli episodi e le sue terrificanti, splatter, esileranti, tragiche e spirituali avventure. Praticamente ogni alboinfatti è una rivistazione di libri, testi e film horror e non, film e testi folli e sconosciuti che è una vergogna dimenticare.

Facciamone un piccolo resoconto:

 

N.1 L’ALBA DEI MORTI VIVENTI (OTT.1986)

L’albo si ispira a Zombie, film di George Romero e Un lupo mannaro americano a Londra un film di John Landis

 

N.3 IL FANTASMA DI ANNA NEVER (Gennaio 1987)

Liberamente ispirato a Io sono Ellen Driscoll (1958) di Richard Matheson

 

N.4 GLI UCCISORI (Febbraio 1987)

Compare per la prima volta il popare personaggio H.G. Wells, milionario amico di Dylan ispirato all’omonimo scrittore inglese.

 

N. 8 Il RITORNO DEL MOSTRO (Maggio 1987)

‘Nightmare’ di Wes Craven (Regista che ha tra l’altro inspirato la via dello studio di Dylan Dog a Londra, Craven Road 7)

‘Halloween‘ di John Carpenter

Gli Occhi della Notte‘ di Terrence Young

 

N.14 FRA LA VITA E LA MORTE

Ispirato a Coma Profondo: il libro di Robin Cook

 

N. 15 CANALE 666 (Dec. 1987)

‘Zombie’: film di George Romero, ‘Videodrome‘ di Croenberg e Quinto Potere di Peter Finch

 

N. 16&17 IL CASTELLO DELLA PAURA e LA DAMA IN NERO (Gen-Feb 1988)

Dieci piccoli indiani: albo ispirato al libro di Agatha Christie

 

N. 18 CAGLIOSTO! ( Mar. 1988)

Taxi Driver: film con Robert De Niro e Jody Foster (p.39)

H.P. Lovecraft: scrittore americano di racconti horror. A pag. 47 si vede un mostro a forma di pesce che è Yig di The course of Yig,1928.

Psyco: di Alfred Hitchcock, film ispirato a un romanzo di Robert Bloch. Dylan a pag. 55 si ritrova niente di meno nell’Hotel Bates.

 

 

N. 19 MEMORIE DELL’INVISIBILE

Mousieux Verdux (1946) un film di Charlie Chaplin.

L’Uomo Invisibile un film di James Whale

 

N. 21 GIORNO MALEDETTO (Giu. 1988)

Ispirato da Una Giornata Spesa Bene (1972) di Jacques Trintingant

 

N. 23 L’ISOLA MISTERIOSA (Ago.1988)

L’isola del dottor Moreau: racconto di H. G. Wells

Il barilotto di amontillado, racconto di E.A.Poe.

Dracula: romanzo di Bram Stoker.

 

N. 26 DOPO MEZZANOTTE (Nov. 1988)

L’albo s’ispira ai film: “Tutto in una notte”, “Appuntamento al buio” e “Fuori orario

 

N. 27 TI HO VISTO MORIRE dec. 1988

L’albo è ispirato da La Zona Morta, romanzo di Stephen King e diretto di David Croenberg.

 

N.29 QUANDO LA CITTA’ DORME (Febbraio 1989)

Ispirato a Nightmare, di Wes Craven

 

N.30 LA CASA INFESTATA (Marzo 1989)

ispirato al film Schock (1977) di Mario Bava

 

N. 31 GRAN GNUGNIOL (Aprile 1989)

La vita è sogno, opera teatrale del 1635 dello spagnolo Pedro Calderon de la Barca

Sei personaggi in cerca di autore, commedia del 1921 di Luigi Pirandello

La sepoltura prematura, racconto del 1844 di Edgar Allan Poe

Viale del tramonto, film del 1950 diretto dallo statunitense Billy Wilder

 

N. 32 OSSESSIONE (Maggio 1989)

ispirato al film Vedova Nera di Bob Ravelson

 

N. 32 JEKYLL ! (Giu. 1989)

 

Lo strano caso del Dottor Jekyll e di Mr. Hyde, celebre romanzo del 1886 di Robert Louis Stevenson

Il corvo, lirica del 1845 di Edgar Allan Poe

Hellraiser, film d’esordio del 1987 dell’inglese Clive Barker

 

N. 35  LA SCOGLIERA DEGLI SPETTRI (Agosto 1989)

La casa sulla scogliera, film del 1944 del regista inglese Lewis Allen

Che fine ha fatto Baby Jane?, film del 1962 dello statunitense Robert Aldrich

Piano… piano, dolce Carlotta, film del 1964 dello statunitense Robert Aldrich

 

N.36 INCUBO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

Sogno di una notte di mezza estate, dramma scritto nel 1595 da William Shakespeare

Ai confini della realtà, telefilm di fantascienza, prodotti dalla CBS

Non aprite quella porta II, film dell’orrore del 1974 diretto dallo statunitense Tobe Hooper

Zombi, film dell’orrore del 1978 di George A. Romero e Dario Argento

 

N. 38 UNA VOCE DAL NULLA (Nov. 1989)

Ai confini della realtà, telefilm di fantascienza, prodotti dalla CBS

Assurdo universo, romanzo del 1949 dello statunitense Fredric Brown

Io la leggenda, romanzo del 1954 dello scrittore e sceneggiatore statunitense Richard Matheson

 

N. 40 ACCADDE DOMANI (Gennaio 1990)

Avvenne domani, film del 1944 diretto dal francese Renè Clair

Il maestro e Margherita, film del 1972 diretto da Aleksandar Petrovic, tratto dal romanzo di Michail Bulgakov

 

 (la lista continua settimana prossima)