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Lucariello, l’intervista!



 

CMNF8 (che me ne fott) è il terzo album solista del napoletano Lucariello, disco che segue a due anni di distanza il precedente “I nuovi mille” uscito per un’etichetta importante, la Sugar. Il nuovo lavoro segna un ritorno ad un immaginario più ruvido per il rapper campano, con un sound che si avvale della produzione di beatmaker locali come Sonakine, Nazo e Breakstarr. Anche sul fronte delle collaborazioni liriche è sempre Napoli a farla da padrone, con le partecipazioni di Ekspo e Ale Zin di Sanguemostro, il talentuoso Dope One, O’Iank dei Fuossera, Tripla, Barraco e la voce di Federica Ottombrino.

Il disco è in dialetto ma, proprio in questi giorni, è possibile scaricare gratuitamente la “Italian Version” del disco direttamente dal sito dell’artista lucariello.net.

Buona lettura.

 

Comincerei dal titolo. A chi, cosa, è riferito?
Cmnf8 in napoletano suona come che me ne fott’, è un fottersene salvifico per guardare oltre gli ostacoli di questo periodo storico.

Il tuo disco è in dialetto. Credi che questo sia una spinta o possa anche rappresentare un limite?
Anche i dischi di Snoop sono nel dialetto/slang di Long Beach ma non credo questo sia stato un limite. In Italia però la gente non considera figa la lingua napoletana, di conseguenza ho realizzato lo stesso album tradotto e cantato in italiano che abbiamo distribuito in freedownload per 48 ore con migliaia di download. A breve pubblicherò una versione deluxe con entrambi i dischi in italiano e napoletano.

La tua carriera è già molto lunga. Che aspettative ti poni per questo album?
Nessuna aspettativa, solo una gran voglia di comunicare e condividere così come ho sempre fatto.

 

Ti vedremo ancora assieme agli Almamegretta?
Forse, siamo molto amici e aperti a collaborazioni. Insieme abbiamo fatto centinaia di concerti e 5 album, mi hanno insegnato a vivere la musica come una professione.

Mi è piaciuta molto la collaborazione con Dope One. Come mai hai scelto lui, tra tanti giovani rapper napoletani promettenti?
È una persona umile con molto talento, viene dalla strada e questo gli da una marcia in più. La scena in Campania, e al sud in generale, è una bomba ad orologeria che sta per esplodere. Non faccio i nomi perchè sono davvero tanti ma ci sono grossi talenti pronti a sfondare tutto.

Che esperienza è gestire una propria etichetta, la Vesuvio, in questo caso? E che esperienza è stata quella su Sugar?
Oggi è tutto più semplice, ho sempre avuto voglia di gestire la mia musica. Nel ’97 realizzai un album autoprodotto, era tutto più difficile ma fu entusiasmante. Sugar è quasi una multinazionale, va bene per produrre artisti pop-melodici non un rapper.

Ho letto che alcuni brani saranno ripresentati in italiano. Anche ricollegandoci alla domanda precedente, quali/cosa dobbiamo aspettarci?
L’edizione speciale “Italian Version” di “CMNF8” comprende otto bonus track in italiano. Io rappo da sempre sia in italiano che in napoletano. Il primo disco che pubblicai nel ’97, “Clan Vesuvio”, era quasi tutto in italiano. Sono due codici diversi: il napoletano è più viscerale, ha un suono molto fluido simile al francese e all’inglese. L’italiano è spigoloso, chiaro, tagliente.

Ultima cosa: ti vedremo dal vivo in Toscana ?
Al momento non ci sono date previste in Toscana, per rimanere aggiornati sui live basta andare sul mio sito www.lucariello.net o collegarsi alla pagina Fb o Twitter.

Ciao, grazie per il tuo tempo.
Grazie a voi di GoldWorld!