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Stelleconfuse e la Sticker Art Italiana



Progetti, viaggi e collaborazioni.

Stelleconfuse, uno dei maggiori esponenti della sticker art nostrana, ci spiega qualcosa in più su questa forma d’arte e di comunicazione.

Attraverso i suoi progetti, studi ed esperienze, ci fa percorrere la storia della sticker art italiana e ci racconta i suoi progetti, passati e futuri.

Come nasce Stelleconfuse?

Stelleconfuse nasce come progetto letterario, è il titolo di un mio libro mai pubblicato, che contiene una raccolta di poesie e racconti brevi. Avevo 18 anni e tanta voglia di comunicare le mie emozioni e i miei pensieri, ma non riuscivo a farlo attraverso la scrittura. La passione per l’arte è arrivata circa 15 anni dopo, in tutto questo tempo trascorso “Stelleconfuse” è stato il nickname che ho sempre utilizzato sul web.

E’ stata una scelta naturale quindi utilizzare il nome Stelleconfuse come mio alter ego artistico. Ma le stelle possono essere confuse? Le stelle si confondono nella notte, nel loro splendore le possiamo ammirare ma mai coglierne i contorni esatti.”

Foto: Stelleconfuse – Madrid (Spagna) 2017

Uno dei tuoi progetti “Plant a Tree” ha un messaggio molto importante. Parlacene.

“Quando ho cominciato a lavorare sul progetto “Plant a Tree” nel 2007 non avevo nessuna idea di cosa fosse la cultura urbana dell’arte. Cominciai ad approfondire la storia della Pop Art e rimasi affascinato dai quadri di Franco Angeli, in cui riproduceva i simboli del potere attraverso degli stencil. La mia ricerca si era poi focalizzata sui loghi commerciali, con il loro messaggio consumistico.

Da questo mix sentì la necessità di creare un logo che trasmettesse un messaggio positivo e di speranza, da contrapporre a quelli vuoti e commerciali che invadono le nostre vite. Così è nato “Plant a Tree” (Pianta un Albero) con al centro un alberello geometrico stilizzato.

I miei alberi a due dimensioni, invitano a piantare un vero albero e hanno un messaggio di sensibilizzazione verso la necessità degli spazi verdi nelle città. La cementificazione incontrollata non può essere la risposta giusta per una società che vuole vivere in armonia con la natura, ma soprattutto con se stessa.

“Positività, speranza e sensibilizzazione.”

Foto: Stelleconfuse – Eindhoven (Paesi Bassi) 2018

Il progetto, da quando è nato, si è evoluto ed ha cambiato spesso forma, colore e metodologie per far breccia tra la gente. All’inizio le mie opere erano legate ad un albero virtuale (visibile sul sito Plant a Tree) con un tronco formato dai nomi delle persone che piantavano un albero.
Successivamente, con l’evoluzione del progetto, anche il logo ha cominciato a cambiare, dal tronco infatti sono incominciati a crescere rami, foglie, fiori, frutti, ecc. 

Il primo mezzo che ho utilizzato per promuovere il progetto sono stati gli stickers che attaccavo nella mia città e che grazie alla rete degli altri sticker artist, potevo diffondere in tutto il mondo.
Solo in un secondo momento sono passato a realizzare poster e opere su muro. Il progetto ha sempre avuto una sua dimensione internazionale, infatti ho realizzato molte collaborazioni con artisti di tutto il mondo.

“Plant a tree”, nel corso degli anni, l’ho portato di persona in alcuni dei festival più importanti di arte urbana europea (Upfest di Bristol, Step in the Arena di Eindhoven, LackStreicheKleber di Dresda); ed attraverso altri artisti, come Ropre, con cui ho esposto alcune mie opere nel 2015 nella galleria municipale di Uberlandia (Brasile).

“Il mio albero rappresenta la sintesi della mia storia artistica.”

Stelleconfuse
Foto: Stelleconfuse – Bristol (U.K.) 2018

Si può dire che il mio albero stilizzato rappresenti la sintesi della mia storia artistica. Quando scrivevo non riuscivo mai a trasmettere agli altri quello che avevo in testa, costantemente limavo i miei racconti fino a farli diventare poesie di poche righe.
L’albero è un logo, e come tale, è il riassunto ai minimi termini di un pensiero, un concetto che non lascia dubbi alle interpretazioni. “Plant a Tree” o meglio “Pianta un Albero” è una proposta che faccio alle persone per migliorare il mondo con un piccolo gesto.”

Ci racconti come si sviluppa il mondo della Sticker Art?

” Lo sticker è un mezzo di comunicazione e come tale può essere utilizzato in molti modi diversi tra loro. Nel caso della Sticker Art, l’adesivo diventa strumento di propaganda, che permette di diffondere un proprio messaggio e/o progetto artistico.

Sticker Combo

Alla base della sticker art c’è una forte comunità di artisti, distribuita in tutto il mondo. Questa consente, attraverso scambi postali, di far arrivare gli adesivi nelle principali città mondiali ed anche in angoli remoti. La solidarietà tra gli sticker artist si manifesta negli sticker-combo: un insieme di adesivi di artisti e provenienze diverse, che vengono attaccati sulla stessa superficie, dalla stessa persona.

“Alla base della Sticker Art c’è una forte comunità di artisti”

Esistono eventi creati da sticker artist in cui, attraverso una call, vengono richiesti adesivi per creare opere uniche, formate dalla combinazione di sticker connessi tra di loro. Gli sticker, nella loro piccola dimensione, sono quello che di più anarchico possiamo trovare in strada; possono trasmettere qualsiasi tipo di messaggio e solo le persone più attente e “preparate” si concentrano ad osservarli.

La maggior parte degli artisti cerca di dipingere muri sempre più grandi, agire con la piccola dimensione degli adesivi diventa sempre più un’azione anticonformista. “

Foto: Stelleconfuse – Parigi 2019

Viaggi molto per passione e per condividere con altre nazioni la tua arte, com’è messa l’Italia sotto il punto di vista della Sticker Art?

“Il primo esempio di Sticker utilizzato a scopo artistico in Italia si ha con Guglielmo Achille Cavellini (G.A.C.) negli anni ’70, successivamente gli adesivi si ritrovano nei primi anni ’90 nel progetto “Stickerman” di Piermario Ciani. Entrambi questi artisti facevano parte del mondo della Mail-Art. E, sempre nei ’90, comincia la diffusione per le strade delle smorfie adesive di Pino Boresta, che è considerato il vero precursore della Sticker Art italiana.

La sticker art dagli anni ’70 ai giorni nostri

Con gli anni 2000 c’è stata una vera esplosione di sticker artist in tutta Italia, è una situazione molto fluida (ma viva). Ogni anno nascono nuovi sticker artist, che spesso con il passare del tempo si evolvono anche in progetti di dimensioni “più grandi”.

La sticker art italiana, come altre correnti artistiche underground del nostro paese, non ha niente da invidiare né come storia né come qualità artistica alle altre nazioni del mondo. In Italia manca un apparato di critica e cura artistica che raccolga dalle “strade” quello che c’è di buono e lo porti all’attenzione del pubblico.
Basti pensare che una stessa operazione artistica illegale fatta da Banksy viene raccontata come un capolavoro, mentre per un artista italiano spesso si ha la gogna mediatica alla stregua di un terrorista.”

Stai lavorando a nuovi progetti?

“Il 2020 purtroppo è stato un susseguirsi di progetti annullati e posticipati all’infinito a causa del Covid.

Prima che si bloccasse tutto stavo lavorando sul bozzetto di uno stencil che avrei realizzato all’Upfest di Bristol, ad un’ esposizione antologica sui miei alberi e ad un evento che avrebbe avuto come base la reinterpretazione di un quadro di un artista pop italiano… Tutti progetti che spero tornino nei miei programmi al più presto.

“Comunque viaggiare”

stelleconfuse-luogomano-goldworld

Non potendo quindi partecipare a eventi artistici, ho cominciato a viaggiare:

1 – Nel presente, alla ricerca di alberi monumentali significativi per la loro importanza, da vari punti di vista: paesaggistici, naturalistici e storico-culturali.

L’incontro con questi “esseri viventi vegetali” è caratterizzato da una forte emozione che ho cercato di raccogliere nei miei reportage fotografici pubblicati sul mio profilo Instagram stelleconfuse.

2 – Nel passato, andando alla ricerca delle foto che raccontassero la storia del mio progetto “Plant a Tree” ideato nel 2007. La raccolta di questa documentazione è sufficientemente ricca da permettermi di costruirci sopra un libro, la speranza poi è di poterlo pubblicare nel 2021.

Su questo progetto concentrerò le mie forze in questa ultima parte dell’anno.


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