Scopri l'universo
espanso di Gold
Gold enterprise
Goldworld Logo
ORA RINGO, CONTERÒ FINO A TRE
Rap

“PAZI + RAIN” | L’album di Paziest & Desperado Rain



“PAZI + RAIN” è il nome del disco, frutto della collaborazione di Paziest, libraio di giorno e producer/rapper di notte, e Desperado Rain, scrittore, rapper e podcast personality.

Il disco era stato anticipato qualche tempo fa dai singoli: “Atelier Worldwide” e “Paradox”.

PAZI + RAIN“Paradox”

Contraddizioni, ribaltamenti di prospettive e capogiri. Quest’anno è stato segnato da infiniti paradossi, scale che si rovesciano e si inseguono senza soluzione di continuità, come nei dipinti di Escher.

Questa è la chiave di lettura dell’album che ci offrono i due artisti, che, ormai da cinque anni, sono uniti nella libertà culturale e creativa che li lega nella produzione artistica.

Pazi+rain-album_cover-goldworld
Paziest & Desperado Rain“Pazi + Rain” – Album Cover

“PAZI + RAIN”

Tracklist

  • Soulkush
  • Atelier Worldwide
  • Cammelli Magici
  • Paradox
  • Moonshine
  • Luce Blu
  • Astro Joyce
  • FLYYY
  • Blow

Le tracce del disco sono state composte da Paziest, Dario Odck, Fabio Concept, Looppolo e Bongi; e sono accompagnate dalle rime dello stesso Paziest e da quelle di Desperado Rain.

Il risultato è un mix di suoni e barre davvero interessante a mio avviso.
Un flusso corrente, continuo, che cambia e varia durante tutte le tracce del disco, ma nonostante questo riesce comunque a trasmettere un filo conduttore comune.

I due artisti si alternano agilmente sui beat, rappando e cantando, utilizzando molti tipi di flow e sonorità diverse; contemporaneamente, le strumentali tengono testa alla parte lirica e a loro volta offrono una grande varietà di suoni, mood e ritmi.

Il disco è composto da 9 tracce ed uscirà ufficialmente negli store digitali il 13 Novembre per Atelier71. MA, come Gold, insieme a Paziest e Desperado Rain, abbiamo deciso di offrire un’anteprima esclusiva ai lettori di Goldworld!

Personalmente consiglio di mettere subito in play “Astro Joyce”.

In occasione di questa anteprima del disco abbiamo deciso di porre anche qualche domanda a Paziest e Desperado Rain, in modo da conoscere qualcosa in più su di loro e sul loro nuovo progetto.

I tipi di rappata presenti nel disco sono davvero interessanti, sfruttano vari stili, toni e tempi, variando moltissimo. Quali sono le vostre influenze/ispirazioni, ma soprattutto, quali sono le aspirazioni a cui mirate?

Paziest: “Per quel che mi riguarda mi piace mischiare stili diversi degli artisti che mi gasano, da sempre. Ovviamente ho una forte predisposizione per le robe di Neffa e di Esa, che sono stati i miei punti di riferimento da piccolo per capire, conoscere e padroneggiare il mio stile e la mia attitudine. Poi ci sono un po’ di mostri sacri classici americani, che per me sono rappresentati da Method Man e Redman. Diciamo che questi 4 artisti rappresentano ufficialmente le mie influenze principali, a cui poi attacco tutto il resto che ho scoperto e scopro con gli anni. Dai D.I.T.C. a Isaiah Rashad, da Freddie Gibs a Common. Se una roba mi piace cerco di imparare a conoscerla e ad usarla anche per le mie rime.

La mia aspirazione è riuscire a chiudere un feat con Action Bronson e Joyce Wrice (a cui abbiamo dedicato un pezzo del disco, tra l’altro). Loro due mi gasano da matti.”

Desperado Rain: “Ascolto veramente tante cose e diverse tra loro, e questo da sempre. Per questo motivo, non ho mai sentito il bisogno di delineare uno stile unico da fare, o giustificare le miei scelte. Sarebbe come inscatolarmi da solo. Non lo reputo neanche sperimentare, perché non c’è sperimentazione, c’è soltanto essere naturale e sincero con i miei sentimenti. Vi elencherò gli ultimi 3 artisti ascoltati recentemente per rendere l’idea: Bootsy Collins, Smino, Schoolboy Q.

Aspiro a far capire che in Italia possono tranquillamente regnare diversi stili musicali ed essere vari, senza stagnarsi su un unica cosa, sempre.
Punto molto a portare i nostri progetti nel mondo francofono, essendo cresciuto con il Rap e l’Rnb francese.”

I beat e le produzioni sono davvero particolari, un mix omogeneo che risulta molto ben amalgamato. Gli strumenti, gli effetti ed i suoni ci offrono, a mio parere, delle ottime good vibes. Come è stato il percorso che vi ha portato a questo tipo di sound?

Desperado Rain: “La creazione di questo disco è avvenuta nel corso di questi 3 anni, e quello che è successo veramente è stato solo viversi a vicenda e vivere un mondo tutto nuovo insieme. L’etichetta nuova, le date, gli eventi. Tutto questo ci ha portato a creare un legame indissolubile fino ad arrivare al punto che entrambi sapevamo cosa fosse un “sound PAZI RAIN” ma senza mai averlo stabilito o studiato. Dalle barre buttate lì, o in qualche listening session, se scattava quella cosa ci guardavamo con quello sguardo tipo “anche tu senti del PAZI RAIN qui, vero?” 

Paziest: “E’ stato un bel percorso che abbiamo costruito insieme, brano per brano. Ci sono stati un sacco di ascolti di ogni genere ed una ricerca pazzesca per i samples, che vanno da robe oscure di colonne sonore spaziali dell’URSS al Jazz Giapponese delle filarmoniche; cose italiane perdute e americane poco famose, musica francese e belga sconosciuta e tanto altro… E’ stato un viaggio intorno al mondo incredibile ed anche un percorso su noi stessi, che ci mettevamo alla prova, dopo ogni ascolto, per riuscire a instillare nella nostra musica ciò che avevamo appreso dal nostro immobile viaggio. Oltre a me, hanno collaborato alle produzioni anche Dario Odck, Fabio Concept, Looppolo e Bongi che chiude il disco in modo magistrale con un assolo di pianoforte spaziale.”

Giuro che ho provato a rispondermi da solo, ma non ci sono riuscito. Ma che storia c’è dietro agli skit presenti nell’album?

Paziest: *ride* “Lo scoprirai nel volume 2 e nelle prossime avventure…”

Desperado Rain: “Per avere delle risposte, toccherà aspettare il volume due, ma nel frattempo ascolteremo le varie teorie che nasceranno.”