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ARTS

Residenza Artistica “Equidistanze”



Intervista con la curatrice Alessandra Carini

“Equidistanze” è il nome dell’ultimo progetto organizzato e promosso da Magazzeno Art Gallery in collaborazione con Bonobolabo. Si tratta di una residenza artistica alla sua prima edizione, nata per porre gli artisti in una prospettiva di apertura e confronto in un ambiente naturale e distensivo; dove curatori, organizzatori e creativi si ritrovano a convivere in un continuo rapporto di scambio e reciproca influenza. Sono oltre 30 gli artisti selezionati tramite bando o chiamata diretta e spaziano dal mondo dell’arte urbana, all’illustrazione, fino alla scultura e pittura.

Ho passato un fine settimana nel podere Schiavina, immerso nella splendida campagna di Filetto in provincia di Ravenna, assieme ad alcuni degli artisti selezionati e i curatori Alessandra Carini e Marco Miccoli.

Qui di seguito riporto l’intervista svolta con Alessandra Carini di Magazzeno Art Gallery.

Equidistanze nasce di conseguenza al periodo storico che stiamo vivendo. L’emergenza sanitaria ci ha costretti in spazi chiusi e sempre più isolati e questa residenza artistica vuole invece promuovere uno spirito di condivisione tra artisti. Come nasce l’idea e come si è poi sviluppata?

Il progetto ce l’ho in mente da anni, ma il lockdown mi ha dato la spinta giusta per poterlo attuare: mentre eravamo chiusi in casa pensavo ai modi per poter sostenere gli artisti e la galleria in un momento dove era impossibile fare mostre o partecipare a fiere. Così ho deciso di riporre tutte le mie energie, mentali fisiche e finanziarie, nell’avviamento di questo progetto, che vorrei diventasse un appuntamento annuale. Il prossimo anno, se ne avremo la possibilità, estenderemo la call anche agli artisti stranieri in modo da creare ancora più commistioni.

Patrizia Novello

Gli artisti sono stati selezionati in parte tramite bando e in parte tramite selezione diretta. In quanti hanno risposto e quali sono stati i criteri di selezione?

Gli artisti sono stati scelti tramite una open call indetta dalla mia galleria Magazzeno Art Gallery. La call è stata pubblicizzata esclusivamente on-line, sul sito e sui social: ci sono pervenute quasi 100 richieste in due mesi da artisti ed artiste di da tutta Italia. Di questi ne sono stati scelti 20, più una decina di invitati direttamente, per un totale di 32 artisti/e che si alternano in questi mesi di luglio e agosto (il range d’età va dai 24 ai 45). Ad ogni artista è offerto vitto, alloggio e materiali di base; ed ognuno di loro rimane in residenza per un minimo di una settimana ad un massimo di 10 giorni più o meno 4/5 alla volta.

Il criterio di selezione per noi è sempre e solo uno: la contemporaneità. Per spiegare cosa intendo cito Christian Caliandro:

“L’opera realmente contemporanea ti aggancia al presente in maniera immediata, istantanea, brutale. Te lo fa vedere, te lo fa sentire. Comprendi, a un livello profondo, come è fatto il tuo tempo, che sapore ha, che odore ha; ne capisci gli angoli, gli anfratti, gli interstizi, le zone nascoste – lo vedi come deve essere visto, e non come te lo propinano ogni giorno. Lo vedi al di là della propaganda, delle dichiarazioni ufficiali, delle manifestazioni mediatiche, dei contorcimenti retorici. L’opera contemporanea te lo fa vedere per quello che è, non per quello che vorrebbero fosse, o che per qualcuno dovrebbe essere; è una funzionaria della verità. L’opera contemporanea serve a situarci con sicurezza nella nostra epoca, ed è indispensabile per immaginare e per costruire il futuro”.

Miles

Ogni sabato è possibile per il pubblico esterno visitare gli ambienti di lavoro e conoscere gli artisti; e 3/4 volte a settimana vengono invitati a cena altri artisti, curatori, professori, collezionisti e giornalisti della zona in modo da creare connessioni tra gli artisti stessi e il mondo professionale dell’arte. Tra i nomi dei nostri ospiti troviamo Paola Babini (direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna); Simona Gavioli (storica dell’arte e curatrice); Matteo Lucca (scultore); Roberto Pagnani (artista e collezionista); Giovanni Gardini (direttore del Museo Diocesano di Faenza e curatore); Luca Maggio (storico dell’arte e curatore); Dem (street artist); Matteo Bidini (curatore) e molti altri.

Nei giorni in cui sono stato con voi ho assistito alla realizzazione di una bellissima collaborazione tra Miles, Nemo’s, Nulo, Kiki Skipi e Andrea Casciu. In generale come hanno reagito gli artisti a questi brevi periodi di convivenza forzata? Si sono innescate diverse collaborazioni? Ci sono stati avvenimenti degni di nota che mi vorreste raccontare ?

In generale hanno reagito molto bene, si sono sempre create delle belle sinergie, anche tra chi non si conosceva. Molti di loro sono arrivati con un progetto in mente, ma durante la residenza sono stati ispirati dai luoghi ed hanno cambiato direzione; come la pittrice Patrizia Novello e la fotografa Martina Esposito. Altri hanno continuato la loro ricerca nata durante il lockdown come Alessandro Marangon o Nicola Alessandrini; altri ancora hanno creato un’opera a più mani, come Kiki Skipi e Miles e Nulo e Casciu e NemO’s. 

Ogni sabato è previsto un open studio in cui curatori, collezionisti ed appassionati sono invitati a vedere le produzioni della settimana; ed al termine del progetto avete previsto una mostra con tutte le opere prodotte durante la residenza. Potete già darmi un’anteprima della mostra? Vi ritenete soddisfatti dei risultati?

Sabato 5 e Domenica 6 Settembre le porte del Podere Schiavina si aprono al pubblico per una grande inaugurazione che durerà 2 giorni; dalle 11:00 alle 23:00 di entrambe le giornate sarà possibile visitare la grande mostra collettiva dei 32 artisti coinvolti nel progetto. Le opere saranno allestite nelle stanze della casa, comprese camere da letto e da bagno, sotto al portico e nel grande giardino. Sabato sera l’aperitivo e la cena saranno curati come di consueto dal Ristorante Alexander e lo chef Mattia Borroni si esibirà in un menù vegano. (La prenotazione alla cena è obbligatoria, chiamare lo 0544-212967)

Per sostenere ulteriormente gli artisti e il progetto sarà organizzata un’asta con un’opera di ogni artista. L’asta sarà divisa in due momenti, sabato dalle 19:00 alle 20:30 e Domenica dalle 18:00 alle 20:00.

Nemo’s

So che presto Magazzeno art gallery aprirà una succursale in via Mascarella a Bologna; potete già darmi qualche anticipazione sul futuro dei vostri progetti?

Sì, abbiamo un piccolissimo spazio in via Mascarella, proprio accanto a Modo Infoshop che funge più da vetrina. Abbiamo invece una grande novità per quanto riguarda Ravenna, una collaborazione molto importante, ma in questo momento non possiamo ancora svelare nulla!

Sicuramente penso che la galleria d’arte vecchio stile abbia bisogno di rinnovarsi; non amo i white cube che respingono qualsiasi visitatore che non sia un esperto. La nostra direzione è sempre stata quella di creare una galleria accogliente che facesse sentire a proprio agio anche lo spettatore occasionale. Abbiamo bisogno di creare un nuovo collezionismo, almeno qui in Italia.