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Cinema

From Beyond – A WWII Lovecraftian short film



Intervista al regista Luca Ferrara

Si apre in questi giorni la campagna Kickstarter per “From Beyond – A WWII Lovecraftian short film”. Il corto unisce una troupe giovane ed appassionata, dal Regno Unito all’Italia. Adattamento di “Dall’ignoto” (“From Beyond“, tradotto in Italia anche come “Da altrove” o “Dall’altrove”), racconto breve di H.P. Lovecraft, scritto esattamente cento anni fa, nel 1920, e pubblicato nel 1934.

Il racconto è fra i meno conosciuti del maestro dell’orrore e della fantascienza; ma contiene in sé tutti i temi che verrano sviscerati da Lovecraft in alcuni dei suoi racconti più famosi come: “La casa stregata”, “I sogni nella casa stregata” ed “Il colore venuto dallo spazio”.

«Stammi a sentire! Le onde emesse dalla macchina risvegliano in noi mille sensi addormentati, sensi che abbiamo ereditato fin dal principio più remoto dell’evoluzione, quando da semplici elettroni ci siamo trasformati in esseri organici. Io ho visto la verità e intendo mostrartela. Ti chiedi che aspetto abbia? Te lo dirò. […] Pensi che esistano realmente cose come il tempo e le dimensioni? T’immagini che forma e materia abbiano un significato? Ti dico che sono sceso in abissi che il tuo cervellino non può nemmeno immaginare! Ho visto oltre i confini dell’infinito e ho evocato demoni dalle stelle… Ho chiamato a raccolta le ombre che volano fra i mondi per seminare morte e follia… Lo spazio appartiene a me, mi senti?»

H.P. Lovecraft, Dall’altrove, in H.P. Lovecraft, tutti i racconti 1897 – 1922, a cura di G. Lippi, Mondadori, Milano 1989

Il narratore del racconto originale riporta in prima persona l’esperienza vissuta nel laboratorio del folle scienziato Crawford Thillingast; inventore di una macchina in grado di potenziare la ghiandola pineale e far percepire il mondo; l’altrove, che si muove oltre la materia e la dimensione dello spazio e del tempo umano. Un mondo di caleidoscopica follia e terrore, dove vivono entità demoniache indicibili, pronte a riversarsi, attraverso il marchingegno di Thillingast, nel nostro mondo.

"From Beyond – A WWII Lovecraftian short film" Locandina
“From Beyond – A WWII Lovecraftian short film” Locandina (Disegnata da Corrado Signoroni)

Il film ambisce a restituire tutto l’orrore dell’altrove di Lovecraft, e insieme sviscerare quei punti oscuri della trama che l’autore statunitense non ha approfondito; nell’ottica di mostrare tutto il cosmo lovecraftiano. E lo fa spostando l’azione nella Seconda Guerra Mondiale, nel nord dell’Italia. Abbiamo parlato del progetto con Luca Ferrara, regista, co- sceneggiatore e co-produttore del film.

Ciao Luca! Ci racconti come è nata l’idea per il film?

Ciao Gabriele! Più che volentieri! La scrittura di questa sceneggiatura è la conseguenza della passione che il co- sceneggiatore Lou Clark ed io nutriamo nei confronti di H.P. Lovecraft e della sua produzione letteraria.

Con “From Beyond” abbiamo voluto adattare uno dei racconti più oscuri e meno conosciuti dell’autore; nella speranza di rinvigorirne la fama e di dare forma a temi e situazioni che il racconto non sviluppa fino in fondo. Abbiamo tentato di rafforzare un pò il tessuto narrativo con degli elementi provenienti da altri alcuni famosi racconti di Lovecraft; e abbiamo espanso la storia in virtù del nostro setting, che sposta l’ambientazione del racconto dal New England del 1920 all’Italia della Seconda Guerra Mondiale.

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Character

Soprattutto nella seconda parte ci sono degli elementi che avranno a che fare con l’elemento acquatico che è tipico di tutta la produzione di Lovecraft. Con l’accezione oscura e minacciosa dei suoi racconti più celebri, quelli che riguardano il mito di Chtulhu; l’acqua è il luogo da dove emerge ciò che è più oscuro, il luogo dove si perdono le navi, le persone, la ragione. Così facendo speriamo di aver composto un mix funzionale di intrigo, orrore e mistero.

La troupe che avete formato unisce insieme Inghilterra e Italia: come si è creata?

Studio e vivo in Inghilterra ormai da tre anni, e alcuni dei miei collaboratori ricorrenti risiedano qui. Al tempo stesso, però,ritorno spesso in Italia per produrre o dirigere spot e cortometraggi e infatti le mie location preferite sono tutte nella penisola.

Nel caso di “From Beyond”, ambientato in Italia e con dei protagonisti che sono sia soldati americani che partigiani; la cui sceneggiatura è scritta in inglese, è stato quasi automatico che si componesse una troupe internazionale composta da inglesi e italiani. Quella riunita per “From Beyond” è davvero la troupe migliore con cui abbia mai avuto occasione di lavorare e spero presto di poterla avere al mio fianco sul set.

E una volta che si è formata, lavorando fra i due paesi, quali difficoltà avete incontrato come giovani produttori?

Credo che le difficoltà incontrate dai giovani produttori in Italia siano fondamentalmente le stesse incontrate da quelli di ogni altro paese dotato di un’industria cinematografica di medie, o medio-grandi, dimensioni.
Nel caso specifico della produzione di cortometraggi, le fasi più difficoltose sono senz’altro quella del finanziamento; che li vede penalizzati rispetto a serie TV e lungometraggi, sia per quanto riguarda le partecipazioni pubbliche che gli investimenti privati. E poi ovviamente la fase della distribuzione dove l’inflazione di prodotti rende molto complicato poter emergere.

L’industria cinematografica britannica produce annualmente un numero di film grossomodo identico a quello italiano; ma il suo box office genera profitti praticamente doppi rispetto al nostro. Questo significa che anche le produzioni indipendenti hanno, almeno sulla carta, ampie possibilità di sbocco commerciale. Di contro, c’è anche il fatto che l’industria cinematografica britannica goda da sempre di un rapporto privilegiato di collaborazione con un alto numero di produzioni americane; che sì da un lato ha rafforzato la sua posizione economica, ma dall’altro ha invece progressivamente sminuito i caratteri peculiari della sua produzione cinematografica nazionale. Che invece l’Italia conserva ed esibisce ancora.

Per quanto riguarda quella che è la fase di “emersione”, quando sarà concluso il film quale percorso pensate di seguire per una distribuzione?

Il percorso è segnato da tanti “se”: se riusciremo a finanziare il film e se riusciremo a realizzarlo come desideriamo, ci riserviamo il piacere di organizzare una proiezione privata in un cinema che affitteremo ad uso del cast e dei donatori [per chi donerà almeno 10€ nella prima settimana e 15€ dalla seconda N.d.R.]. Normalmente le campagne Kickstarter fanno arrivare a chi dona un link YouTube o Vimeo dove visionare il progetto; invece noi abbiamo già sperimentato con un precedente corto la proiezione con persone al cinema, secondo me molto più soddisfacente per chi ha donato.

Poi sicuramente vorremo che il film avesse anche un circolo vitale nei festival. Ci sono moltissimi festival ormai dedicati al cinema di genere horror, thriller e d’avventura, quindi anche il cortometraggio di genere può avere un suo futuro. Ci sono poi alcuni festival negli Stati Uniti dedicati al cinema più strettamente lovecraftiano e alcuni dei quali a loro volta finanziati da campagne kickstarter; che negli ultimi anni hanno avuto tutte successo e lasciano ben sperare sulla generosità degli spettatori.

In definitiva, cosa significa quindi fare cinema indipendente, oggi, in entrambi i paesi?

Per quanto le situazioni siano molto variabili, anche in maniera consistente da un caso all’altro, fare cinema indipendente significa ancora più o meno ovunque il poter conservare un controllo creativo pressoché totale sulle forme e i contenuti della propria produzione; a prezzo di accettare le ovvie difficoltà logistiche e di finanziamento in fase di realizzazione dell’opera. In fin dei conti, il cinema indipendente è una pura questione di equilibrio.

Torniamo al film. Dalla pagina della campagna Kickstarter si nota subito l’attenzione enorme che avete rivolto alla messa in scena. Dalla ricerca delle location, alle scenografie e lo studio per i costumi; e anche un’idea di effetti visivi che rimanda ad un certo cinema artigianale. Ci racconti un pò come avete lavorato e come state lavorando su questi aspetti?

Sicuramente realizzare un film in costume, ambientato in un periodo storico celebre e iconico come quello della Seconda Guerra Mondiale, richiede sempre uno sforzo scenografico non indifferente. Per fortuna a “From Beyond” sta lavorando un gruppo nutrito e altamente creativo di scenografi. Inizialmente guidati da Andrea Baiguera, a cui ora si sono aggiunte Martina Micheli e Bianca Lazar. Avere tre scenografi per un cortometraggio è per noi molto significativo: Andrea, in questa fase di pre- produzione che si è svolta durante il lockdown italiano, ha disegnato e realizzato in 3D alcuni set chiave del film; all’interno dei quali ha sviluppato delle piccole animazioni, che abbiamo inserito nel video-trailer della campagna. Nelle prossime settimane e mesi torneremo comunque nei luoghi del film di persona; ma è stato per me molto bello che in questa fase dura per tutti si sia riuscito a fare questo grosso lavoro di fantasia.

Martina e Bianca hanno una fitta rete di conoscenze nel campo scenografico e sono state in grado di recuperare numerosi abiti e oggetti di scena; per sviluppare idee di costumi e arredamenti che fossero al tempo stesso storicamente plausibili e originali. Vogliamo che ad ogni personaggio appartenga un proprio compendio di abiti e oggetti peculiari; che possa definirlo in termini di ruolo e carattere e con il quale gli attori possano sviluppare una reale confidenza.

Le location toccate dalla produzione saranno molte e molto varie. Coinvolgeranno strade, case, soffitte e nascondigli nella prima parte (quella più “storica”); ma finiranno per coinvolgere, nella seconda fase (quella più prettamente “fantastica”). Una serie di ambientazioni complesse ed oscure come grotte, cunicoli sotterranei, cripte ed altri luoghi non ancora svelati.

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Grotta Artwork
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Machine Artwork
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Strada Artwork

Infine, vogliamo privilegiare gli effetti speciali pratici rispetto agli effetti visivi digitali, per contenere il costo del film e favorire l’immedesimazione nei set da parte degli attori. Nel mio piccolo, credo già di prediligere gli aspetti più plastici e concreti della produzione cinematografica. Mi piace ricercare o costruire set veri, costumi dettagliati e di forte presenza fisica; lasciando che storia e personaggi vengano concretamente alla luce già sul set e non solo dopo tutta una lunga serie di ritocchi digitali.

In merito anche a questo, nella pagina sono segnalate alcune delle ispirazioni per il progetto: non solo film, ma anche videogiochi. Come hanno influito tutte queste suggestioni diverse nella realizzazione?

Siamo partiti dal racconto originale di H.P. Lovecraft e da altri testi del suo ampio corpus narrativo, ma abbiamo presto esteso le nostre attenzioni a opere lovecraftiane derivate, compresi film, videogiochi e componimenti musicali che non hanno necessariamente a che vedere con lo stile e i racconti dell’autore; ma che presentano con lui punti di contatto e fattori di ispirazione per il nostro “From Beyond”. Per esempio, di recente, sono stati pubblicati due diversi videogiochi, “Call of Cthulhu”“The Sinking City”che abbiamo scavato a fondo.

Nel corso della stesura della sceneggiatura, poi, abbiamo tenuto sempre bene a mente la saga di Indiana Jones; il cui protagonista famosissimo ha molte corrispondenze con quello del nostro film. Inoltre, la saga è nota per mischiare gli aspetti storici dell’ascesa nazista ad elementi narrativi del tutto fantastici, con i quali i personaggi interagiscono in modo realistico nei diversi film. Inoltre è colma di location fascinose ed esotiche, contrapposte alla periferia residenziale americana dove Indiana Jones vive e insegna; quale speriamo la nostra cittadina norditaliana possa ambire ad essere.

C’è stata poi l’ispirazione fondamentale di “Annihilation” di Alex Garland prodotto da Netflix; che, per quanto molto moderno e fantascientifico per potersi definire lovecraftiano, esplora il tema della dualità dei mondi e dell’incontro-scontro con ciò che è “alieno” in modo sensibilmente inquietante.

Infine, vorrei sottolineare fra le mie ispirazioni più personali xi il film “Overlord”, prodotto da J.J. Abrams. Per la sua collocazione storica, i suoi personaggi e la sua componente fantastica e orrorifica; “Overlord” ha più di un punto in contatto con il nostro “From Beyond” e ne consiglierei davvero a tutti la visione.

Prima di chiudere, anticipaci quello che chi ci legge può trovare nella pagina della campagna di “From Beyond”.

Nel testo della campagna, che sarà disponibile fino al 30 Settembre 2020 su Kickstarter, abbiamo cercato di presentare in modo esaustivo la nostra idea di film. Introducendone storia e personaggi, così come una serie di informazioni tecniche e artistiche che speriamo possano incuriosire gli appassionati di cinema di genere e non. Ci troverete molti artwork originali, moodboard fotografiche, foto di location, prospettive e infografiche di carattere più finanziario. Abbiamo anche prodotto un video di presentazione narrato da William Roberts, doppiatore americano di fama che ha dato la voce ad alcuni personaggi nei videogiochi “The Witcher 3” “Horizon: Zero Dawn”. William ha prodotto una serie di audiolibri lovecraftiani che sono in cima a molte classifiche; e si è prestato al nostro progetto con grande professionalità, prestandoci sia la sua voce che un apporto creativo al copione del video.

Per concludere, ad ogni donazione fatta alla nostra campagna, corrisponderà una ricompensa originale (offriamo adesivi, locandine, magliette, stampe di artwork, copie del film e della sua colonna sonora). Per essere sicuri di ringraziare al meglio i nostri sostenitori e renderli davvero partecipi della nostra produzione.

Qui la campagna Kickstarter per “From Beyond – A WWII Lovecraftian short film”.

1944, Northern Italy. US Army Intelligence Lieutenant Howard Bailey is sent on a secret mission beyond the enemy lines in order to retrieve contact with Crawford, a local partisan leader and radical scientist gone off the radar weeks before. As Howard will soon find out, Crawford has been devoting himself to a mysterious machine capable of connecting their world with a darker, unexplored dimension. Eventually, Howard and Crawford will embark on a perilous journey beyond reality that may overturn the course of the entire war.

Luca Ferrara è laureato alla Westminster Film School, di cui è stato presidente della “Film Society”; fra i suoi lavori recenti ci sono le sceneggiature di “Companion” (2018) e “Stained” (2019) e la regia di “Helium” (2019) e “Thieves” (2019).