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Back To Future



Ogni volta che Future comunica l’uscita di un suo nuovo album mi aspetto che il risultato sia un incredibile capolavoro di suoni e metriche.

Dopo che “Life Is Good”, il singolo insieme a Drake, ha letteralmente spopolato ovunque, facendo diventare il brano una hit; il rapper di Atlanta si è messo al lavoro per comporre il suo ottavo album in studio. Quello precedente, il settimo, “The Wizrd” uscì a Gennaio dello scorso anno ricevendo molte recensioni positive dalla critica musicale.

Future Hndrxx - The Wizrd
Future HndrxxThe Wizrd

Future Hndrxx Presents: The Wizrd

“The Wizrd”, Il settimo album di Future, è uscito durante il Gennaio 2019 per l’etichetta Epic Records e Freebandz. Il disco debuttò subito al primo posto della US Billboard 200, e fu accompagnato anche da un film omonimo, pubblicato su Apple Music. La pellicola, prodotta da Mass Appeal, seguiva il rapper durante il tour del 2016: “Purple Reign“; focalizzando l’attenzione sulla vita di Future ma anche sul suo lato creativo.

L’album è composto da 20 tracce, con la presenza di Young Thug & Gunna nel brano “Unicorn Purp” e quella di Travis Scott nel brano “First Off”.
Per chi se lo fosse perso, qui mettiamo il link Spotify per poterlo ascoltare.

Future - High Off Life
FutureHigh Off Life

High Off Life

L’album è uscito lo scorso Venerdì, era stato preannunciato qualche giorno prima dal rapper tramite un post su Instagram. Oltre ai singoli usciti in precedenza come: “Life Is Good” con Drake, “Life Is Good Remix” con Lil Baby & DaBaby, “Last Name” con Lil Durk e “100 Shooters” con Meek Mill & Doe Boy; troviamo anche altri featuring di alto livello come: Lil Uzi Vert, Youngboy Never Broke Again, Travis Scott e, ovviamente, l’immancabile Young Thug. Il tutto racchiuso in 21 tracce complessive.

Il titolo, originariamente, doveva essere “Life Is God”, come quello del singolo con Drake, ma successivamente Future decise di cambiarlo. In una recente intervista ad XXL Magazine il rapper ha spiegato che si è impegnato molto a livello creativo, cercando di spingerlo al livello successivo.
Quest’obbiettivo è stato inseguito sperimentando cose nuove, cercando di rimanere fedele a se stesso, ma anche ai suoi fan ed al suo pubblico; puntando ad ottenere un album solido e completo.

Tutto il disco è prodotto da Dj Esco, il quale, nel 2015, aveva già collaborato con Future per il mixtape “56 Nights”. Appena ho iniziato ad ascoltare l’album ho capito che, difficilmente, ogni brano si discosterà dall’essere una hit per me; immerso nell’ormai storico flow di Future, che da sempre lo ha contraddistinto. Personalmente ritengo che i brani più “clamorosi” siano senza dubbio “HiTek Tek”, “Touch The Sky”, “Solitaires” con Travis Scott, “Harlem Shake” con Young Thug, “Pray For a Key” e “All Bad” con Lil Uzi Vert.

Inoltre, dopo solo mezz’ora dall’uscita, l’album è stato certificato disco d’oro. Grazie anche ai brani che lo avevano anticipato, una cosa non da tutti ovviamente.

Articolo di Marco Degaz.