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MUSIC

Pepi’s Corner: Lewis Parker



Ciao a tutti e ben ritrovati al nostro classico appuntamento, dedicato agli appassionati accaniti del movimento underground.

Come nella scorsa edizione vorrei parlarvi di un super produttore veramente interessante e soprattutto davvero capace, di origini londinesi, ma che però da diversi anni si è trasferito negli States, prendendo casa a New York, Queens, dove ha vissuto fino a poco tempo fa prima di fare ritorno in Inghilterra.

Il suo nome è Lewis Parker, cresciuto a Canterbury e membro del super gruppo Champions Of Nature. Lo si può considerare uno dei pilastri della vecchia scuola del Regno Unito e probabilmente uno dei pochi ad essersi affermati a livello globale. Cresciuto in una famiglia di musicisti, la madre cantante, il padre DJ di musica reggae, il fratello polistrumentista e chi più ne ha più ne metta, Mister Parker si rivela essere non da meno, e fin da ragazzino le sue attenzioni sono rivolte alla musica.

Con una sfilza di soprannomi particolarmente stilosi come: The Jedi Master Parker, The Original Cloud Stepper o The Man With The Golden Sound, campione dopo campione, la sua musica riflette l’eccellenza, tanto da fondare la sua etichetta discografica The World Of Dusty Vinyl e collaborare con grandi artisti, anche storici, come ad esempio Ghostface Killah nella realizzazione del suo Fishscale del 2006.

Inizia così la sua avventura giocando in casa, nel Regno Unito, e grazie al suo indiscutibile talento diventa fin da subito un richiestissimo produttore. Nel ’98 incide l’ep Masquerades & Silhouettes, un classico di 8 tracce che cito molto volentieri, dato che lui stesso riconosce come il suo miglior lavoro o meglio, quello di cui va più fiero!

Qualche anno più tardi, 2002, propone It’s All Happening Now, album di 23 tracce dal suono grezzo, tipicamente underground in cui vediamo la presenza di emcees inglesi come Profound, Skriblah e un grandissimo Klashnekoff, fondatore del gruppo Terra Firma.

L’anno dopo Parker si trasferisce a New York dove si adatta facilmente trovando molto spazio e la possibilità di produrre per artisti ancora più esigenti come Planet Asia, Lil Dap dei Group Home, Smiff n Wessun, il sopra citato Ghostface Killah e tanti altri…

Soltanto qualche anno più tardi, per l’esattezza nel 2010, con l’aiuto di un grande John Robinson, rilascia International Summers… Una vera e propria bomba!!!

John Robinson si rivela essere il partner ideale nella realizzazione dell’album, il suo flow è l’arma in più che arricchisce e completa il tutto. Il disco è sostenuto da altri emcees come Dynas, Cymarshall Law, I. D. 4 Windz, StaHHr, Eastkoast, 4RCE, Tah Born, Angelz INC e una fantastica Renee Neufville.

Per gli amanti del genere da possedere a tutti i costi!!!

Nel 2011 LP torna sui suoi passi lavorando ad un nuovo progetto da solista intitolato The Puzzle Episode One (The Big Game) anch’esso di caratura notevole, contraddistinto dalle sue tipiche strumentali splendidamente somiglianti a colonne sonore, sua tipica caratteristica nonché autentico stile.

Due anni dopo, 2013, incide The Puzzle Episodes Two (The Glass Ceiling) seguito ufficiale di The Big Game, composto da 30 tracce dai ritmi coinvolgenti che lo contraddistinguono nel suo genere.

Nel disco oltre alla presenza di Benji Kaplan (chitarra elettrica) troviamo la partecipazione di grandi emcees quali: Sadat X, John Robinson, Shabaam Sahdeeq, Eastkoast, T.R.A.C., Zu, Yah Zeed Divine, Sam Hill, Jacky Danz, Ade Something e Mista Spyce. Gli scratches presenti sono alternati tra LP e Pings: disco consigliatissimo che certifica la crescita musicale di Parker acquisita nel tempo!

Oltre a successivi svariati singoli e diversi ep di spessore (tipo vedi sopra), è però nel 2015 che insieme all’amico e recente collaboratore newyorkese EastKoast, incide MK Ultra Operation Hypnosis, progetto molto interessante che ospita El Da Sensei, Shabaam Sahdeeq, John Robinson, King Malachi e Ade Something.

Il mio consiglio è di ascoltare ogni traccia possibile di LP, e vedere i suoi video per farvi un’idea più appropriata del peso delle sue opere magistrali.

Peace.

Pepi aka Bobby Sahiba