L’ultima volta che ho fatto un salto a Roma avevo un motivo particolarmente valido: incontrare Ice One e Cal nella casa di Ostia, dove tutto è nato. La nostra conversazione, infatti, avviene nella stanza che ha visto concepire dischi come Odio Pieno e B-Boy Maniaco, colonne musicali dell’Hip Hop italiano, come lo stesso Ice One del resto.Parliamo del neonato sodalizio dei due col nome di Calice Crew e del disco Iniezione Musicale, in cui lo stile influenzato dalla slam poetry di Cal può ben esprimersi, anche grazie alla qualità delle basi maiuscole di Ice One. Ogni domanda, però, è un occasione per aneddoti e riflessioni sulla musica stessa e sulla storia della cultura della doppia H. Non poteva essere diversamente, per fortuna. Dalle parole di Cal emerge il bisogno di fare arte in modo libero e personale, universalmente, una scintilla che lo storico pioniere ha deciso di prendere sotto la propria guida. La nascita di un nuovo progetto.
Io e Laura, durante una sosta sulla spiaggia di Ostia, subito dopo l’intervista, avevamo una sensazione particolare addosso. Era sera, prima di prendere il treno che ci avrebbe riportati a Roma, ce la siamo goduta insieme alla vista del mare mosso. La sensazione di quando sei nei posti sacri, a cui quella casa, lontana dal chiasso di Roma, assomigliava molto. Buona visione a tutti!
