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MUSIC

Ben Westbeech



Cover del disco

Ben Westbeech – Welcome to the best years of your life – Brownswood Records
Cazzo quanto è bello ‘sto disco!! La recensione potrei anche terminarla qui ma di cose da dire ce ne sono davvero troppe.. Ben Westbeech è il nuovo pupillo delle musica inglese scovato da quel mezzo genio di Gilles Peterson, dj radiofonico della bbc ed autore di compilation tanto eclettiche quanto stilose. (domanda inutile: perché non abbiamo un alter ego italiano di questo personaggio? No, ok, non affannatevi a rispondere..).
Nel 2006, nel backstage di un festival, qualcuno allunga a Peterson un demo di “So good today” e il giorno dopo Westbeech è sottocontratto per la neonata etichetta Brownswood. E non solo. Il dodici pollici (il “singolo” in vinile) di “So good today” viene scelto come prima uscita per la nuova label di Peterson. Non male per un ragazzo di soli 24 anni, diplomato al conservatorio in violoncello ma con una forte passione per i ritmi e per la drum’n’bass. Se questo suo essere così eclettico non vi bastasse per trasformarlo nel vostro nuovo idolo, magari vi interesserà sapere che il ragazzo ha collaborato con Shy Fx, ha ricevuto il supporto da due pesi massimi della scena come Fabio & Grooverider ed una delle tracce del disco (la liquidissima “Get closer”) è prodotta niente meno che da Dj Die. Ah ok. Drum’n’bass allora.
Nada.
Quello è solo uno dei tanti sapori che si possono trovare in questo disco; tra gli altri sicuramente anche un certo jazz digitale tra 4hero e jazzannova ma pure tanto soul, r’n’b (no! Non è una parolaccia!), un poco di house quando il beat comincia a farsi più invadente e pure un genuino gusto per il pop (no! Anche questa non è una parolaccia!!) mescolati assieme alla voce calda di Westbeech che fa da collante al tutto. Un disco eclettico che si spinge in tante direzioni diverse senza però avere quell’aria furbetta e ruffiana di certe produzioni odierne che cercano di piacere a tutti. Nelle note che accompagnano il disco sulla homepage della label si legge che l’ispirazione per comporre il disco il ragazzo l’ha trovata nella sua vita fatta di “bellissime notti trascorse fuori a devastarsi a cui seguono fragili pomeriggi di ripiglio, sorseggiando tè e fumando cannoni sotto le coperte”. Immagino già la domanda che si insinua a questo punto nella testa di chi legge. “Perché questo disco non l’ho scritto io?”
Sicuramente la cosa più bella che ho sentito negli ultimi mesi.

Vai sul sito ufficiale
Prova a sentire: So good today, Nothing else e Get closer.